La scuola primaria è un luogo tecnologicamente denso, costituito da materiali di uso comune e da materiali specifici per l’apprendimento. Inoltre, nello spazio scolastico attori umani e non-umani si combinano articolando e disarticolando i confini tra i generi. Il contributo sviluppa la questione della costruzione sociomateriale del genere a partire dai risultati di una ricerca etnografica svolta in una scuola steineriana italiana. In particolare, in esso si intende mostrare le peculiari modalità attraverso cui gli oggetti e le pratiche quotidiane danno vita a dei processi educativi che configurano materialmente il genere. Ciò che emerge dalla ricerca è che la materialità agente nella scuola steineriana non sembra strutturare rigidamente le identità di genere, ma le mette in scena in modo fluido e nomadico.
Barbanti, C., Ferrante, A. (2017). La (in)differenza di genere nella sociomaterialità della scuola steineriana: un’esperienza di ricerca. In S. Crabu, P. Giardullo, F. Miele, M. Turrini (a cura di), Sociotechnical Environments: Proceedings of the 6th STS Italia Conference (pp. 263-276). STS Italia Publishing.
La (in)differenza di genere nella sociomaterialità della scuola steineriana: un’esperienza di ricerca
BARBANTI, CAMILLA VIRGINIACo-primo
;FERRANTE, ALESSANDRO PETERCo-primo
2017
Abstract
La scuola primaria è un luogo tecnologicamente denso, costituito da materiali di uso comune e da materiali specifici per l’apprendimento. Inoltre, nello spazio scolastico attori umani e non-umani si combinano articolando e disarticolando i confini tra i generi. Il contributo sviluppa la questione della costruzione sociomateriale del genere a partire dai risultati di una ricerca etnografica svolta in una scuola steineriana italiana. In particolare, in esso si intende mostrare le peculiari modalità attraverso cui gli oggetti e le pratiche quotidiane danno vita a dei processi educativi che configurano materialmente il genere. Ciò che emerge dalla ricerca è che la materialità agente nella scuola steineriana non sembra strutturare rigidamente le identità di genere, ma le mette in scena in modo fluido e nomadico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.