Il contributo illustra i risultati della prima fase esplorativa della ricerca-intervento MUSA “Contrasto e prevenzione dell'abbandono scolastico nei quartieri urbani svantaggiati” condotta a partire da settembre 2022 nel quartiere di San Siro a Milano, un contesto multiculturale e multiproblematico. La ricerca, che si inserisce in un paradigma ecologico e in un’ottica di educazione alla cittadinanza, democratica e inclusiva, ha preso le mosse da un’analisi del contesto che è stata effettuata attraverso un’azione di ascolto dei bisogni e di ricognizione degli interventi già in essere di contrasto alla povertà educativa. Il piano della ricerca ha previsto l’utilizzo di diversi strumenti della ricerca qualitativa quali interviste non strutturate, focus group, osservazioni nelle classi e nei doposcuola. La domanda di ricerca indaga la dimensione della sinergia tra scuola ed extra-scuola con l’obiettivo costruire un modello di integrazione tra l’istruzione formale e gli interventi didattici e socio-educativi svolti in tempo extrascolastico e co-progettare in equipe multiprofessionali nuove azioni per il contrasto alla dispersione scolastica. Dalle osservazioni in classe e nei doposcuola emerge un quadro frammentato delle relazioni tra scuola ed extra scuola, una difficoltà generalizzata a interfacciarsi in modo sistemico. Se si incontrano esempi virtuosi di presa in carico delle necessità degli studenti e delle rispettive famiglie a 360°, nella maggior parte dei casi dei bambini e ragazzi che frequentano le attività educative dei doposcuola non è stato instaurato alcun dialogo con la scuola. Emergono da un lato da parte degli operatori del terzo settore e dei volontari che operano all’interno dei doposcuola interrogativi sulla significatività per i bambini e i ragazzi dei compiti assegnati a scuola e viene sottolineata l’opportunità di interventi che non siano concentrati solo sugli aspetti didattici ma che abbiano una valenza educativa di più ampio respiro; dall’altro lato gli insegnanti spesso ignorano la frequenza di un doposcuola da parte degli alunni, non sono al corrente di ciò che viene fatto e non ne recepiscono l’impatto sul rendimento scolastico. In alcuni casi la presenza in classe e nei doposcuola dei ricercatori ha permesso di avviare un processo di conoscenza e riconoscimento reciproco che ha interessato spesso anche il rapporto con le famiglie; in altri contesti sono emerse resistenze, sia da parte degli educatori sia degli insegnanti, nei confronti della presenza dei ricercatori in classe o nei doposcuola, percepita come un’ingerenza nella loro sfera professionale e l’avvio della collaborazione come un dispendio di tempo poco proficuo. La fase esplorativa ha permesso di individuare diversi modelli di doposcuola da indagare in profondità rispetto alle dimensioni della presenza/assenza di relazione con la scuola, condivisione del progetto educativo pedagogico sui singoli bambini e condivisione di obiettivi d’apprendimento e di sviluppo di competenze
Fredella, C. (2024). Un’indagine esplorativa sulla relazione tra scuola ed extra scuola: il caso del quartiere San Siro di Milano. In V. Boffo, G. Del Gobbo, P. Malavasi (a cura di), Dare la parola: professionalità pedagogiche, educative e formative. A 100 anni dalla nascita di don Milani (pp. 510-517). Pensa MultiMedia.
Un’indagine esplorativa sulla relazione tra scuola ed extra scuola: il caso del quartiere San Siro di Milano
Fredella, C.
2024
Abstract
Il contributo illustra i risultati della prima fase esplorativa della ricerca-intervento MUSA “Contrasto e prevenzione dell'abbandono scolastico nei quartieri urbani svantaggiati” condotta a partire da settembre 2022 nel quartiere di San Siro a Milano, un contesto multiculturale e multiproblematico. La ricerca, che si inserisce in un paradigma ecologico e in un’ottica di educazione alla cittadinanza, democratica e inclusiva, ha preso le mosse da un’analisi del contesto che è stata effettuata attraverso un’azione di ascolto dei bisogni e di ricognizione degli interventi già in essere di contrasto alla povertà educativa. Il piano della ricerca ha previsto l’utilizzo di diversi strumenti della ricerca qualitativa quali interviste non strutturate, focus group, osservazioni nelle classi e nei doposcuola. La domanda di ricerca indaga la dimensione della sinergia tra scuola ed extra-scuola con l’obiettivo costruire un modello di integrazione tra l’istruzione formale e gli interventi didattici e socio-educativi svolti in tempo extrascolastico e co-progettare in equipe multiprofessionali nuove azioni per il contrasto alla dispersione scolastica. Dalle osservazioni in classe e nei doposcuola emerge un quadro frammentato delle relazioni tra scuola ed extra scuola, una difficoltà generalizzata a interfacciarsi in modo sistemico. Se si incontrano esempi virtuosi di presa in carico delle necessità degli studenti e delle rispettive famiglie a 360°, nella maggior parte dei casi dei bambini e ragazzi che frequentano le attività educative dei doposcuola non è stato instaurato alcun dialogo con la scuola. Emergono da un lato da parte degli operatori del terzo settore e dei volontari che operano all’interno dei doposcuola interrogativi sulla significatività per i bambini e i ragazzi dei compiti assegnati a scuola e viene sottolineata l’opportunità di interventi che non siano concentrati solo sugli aspetti didattici ma che abbiano una valenza educativa di più ampio respiro; dall’altro lato gli insegnanti spesso ignorano la frequenza di un doposcuola da parte degli alunni, non sono al corrente di ciò che viene fatto e non ne recepiscono l’impatto sul rendimento scolastico. In alcuni casi la presenza in classe e nei doposcuola dei ricercatori ha permesso di avviare un processo di conoscenza e riconoscimento reciproco che ha interessato spesso anche il rapporto con le famiglie; in altri contesti sono emerse resistenze, sia da parte degli educatori sia degli insegnanti, nei confronti della presenza dei ricercatori in classe o nei doposcuola, percepita come un’ingerenza nella loro sfera professionale e l’avvio della collaborazione come un dispendio di tempo poco proficuo. La fase esplorativa ha permesso di individuare diversi modelli di doposcuola da indagare in profondità rispetto alle dimensioni della presenza/assenza di relazione con la scuola, condivisione del progetto educativo pedagogico sui singoli bambini e condivisione di obiettivi d’apprendimento e di sviluppo di competenzeFile | Dimensione | Formato | |
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