Il costrutto di induction definisce l’insieme dei processi d’iniziazione dei novizi nelle comunità di pratiche professionali, con l'obiettivo di assicurare loro successo e benessere (Langdon, Alexander, Dinsmore, e Ryde, 2012). Si tratta, dunque, dell’intero sistema di politiche, risorse, opportunità per lo sviluppo professionale e del supporto rivolto ai beginning teachers (Ingersoll, Smith, 2004). Anche studi più recenti di Ingersoll e Strong (2011) mostrano come in particolar modo i novizi, se accompagnanti nella fase di avvio professionale, riescano a mettere in atto competenze professionali più adeguate dimostrandosi in grado di: - usare strumenti diversificati nella loro pratica didattica; - usare consapevolmente molteplici strategie, rispondendo in modo efficace ai differenti bisogni di apprendimento degli alunni; - gestire i momenti di difficoltà e i cosiddetti “incidenti critici” che incontrano nella loro pratica didattica quotidiana; - far acquisire buoni livelli di prestazione e rendimento ai loro allievi. Nonostante tali evidenze, mancano, sul piano nazionale, politiche di sistema per accompagnare l'inserimento dei neo-insegnanti nella scuola. L’Italia, infatti, è il paese OCSE con il più basso indice di assunzioni “aperte”, gestite cioè dagli istituti scolastici (OECD, 2006). Questo meccanismo è in grado di generare un turn-over di insegnanti elevato, soprattutto per quanto riguarda i neo-laureati. In tal modo i beginning teachers si trovano spesso a rispondere ad incarichi di supplenza brevi, lavorando su diverse scuole, anche nello stesso anno scolastico. Questa condizione acuisce le difficoltà dei neo-insegnanti che si trovano a dover fronteggiare un cambiamento continuo di contesti didattici, non consentendo il radicarsi di pratiche condivise nella scuola. L’unica eccezione è il tutoraggio previsto durante l'anno di prova, che precede l’inserimento in ruolo (Cavalli, Argentin, 2010). Solo in questo caso, un docente tutor affianca il neo-nominato in ruolo e lo supporta su tematiche di carattere metodologico-didattico, organizzativo e relazionale. Il tutor ha una funzione di facilitazione, orientamento e supporto del novizio nell’armonizzare esperienza e formazione iniziale (C.M. 267/91). Per queste ragioni, il progetto intende indagare i bisogni formativi dei neo-insegnanti nel periodo del loro inserimento lavorativo – che raramente coincide con l’anno prova, al fine di individuare strategie adeguate a rispondere alle loro richieste di formazione e sostegno. La ricerca quindi si compone di due fasi, una prima fase di tipo esplorativo, una seconda fase rivolta ad un campione maggiormente significativo. Il presente contributo mostra i risultati della prima fase che ha previsto la realizzazione di 12 interviste e 3 focus group a testimoni privilegiati. I soggetti sono stati individuati tra le figure considerate informatori rilevanti del processo di induction (dirigenti con attività di collaborazione con l’università; studenti laureati che mantengono rapporti con l’università a vario titolo, partecipando ad attività di ricerca o conducendo laboratori; tutor di tirocinio che hanno mantenuto contatti con i neo-laureati; tutor accoglienti; tutor dell’anno di prova). Dalla prima analisi effettuata si evidenzia la necessità di un progetto di formazione, coerente con le difficoltà evidenziate dai neo-inseriti, volto a colmare lo iato fra formazione iniziale e realtà lavorativa da un lato, dall’altro, a promuovere un atteggiamento responsabile e autonomo dei docenti nella gestione della propria formazione in servizio. In particolare, la richiesta emergente dai neo-insegnanti è quella di poter usufruire di un servizio di affiancamento e sostegno che aiuti a creare una maggiore sinergia fra mondi e linguaggi presenti nella scuola, nella formazione e nel lavoro al fine di assegnare significati univoci e facilitare quindi il percorso di inserimento, e in particolare le strategie di comunicazione, progettazione e valutazione.
Balconi, B. (2017). Beginning teachers: difficoltà e bisogni formativi.. In P. Magnoler, A.M. Notti, L. Perla (a cura di), La professionalità degli insegnanti: la ricerca e le pratiche. (pp. 103-128). Lecce : Pensa Multimedia Editore.
Beginning teachers: difficoltà e bisogni formativi.
Balconi, B
2017
Abstract
Il costrutto di induction definisce l’insieme dei processi d’iniziazione dei novizi nelle comunità di pratiche professionali, con l'obiettivo di assicurare loro successo e benessere (Langdon, Alexander, Dinsmore, e Ryde, 2012). Si tratta, dunque, dell’intero sistema di politiche, risorse, opportunità per lo sviluppo professionale e del supporto rivolto ai beginning teachers (Ingersoll, Smith, 2004). Anche studi più recenti di Ingersoll e Strong (2011) mostrano come in particolar modo i novizi, se accompagnanti nella fase di avvio professionale, riescano a mettere in atto competenze professionali più adeguate dimostrandosi in grado di: - usare strumenti diversificati nella loro pratica didattica; - usare consapevolmente molteplici strategie, rispondendo in modo efficace ai differenti bisogni di apprendimento degli alunni; - gestire i momenti di difficoltà e i cosiddetti “incidenti critici” che incontrano nella loro pratica didattica quotidiana; - far acquisire buoni livelli di prestazione e rendimento ai loro allievi. Nonostante tali evidenze, mancano, sul piano nazionale, politiche di sistema per accompagnare l'inserimento dei neo-insegnanti nella scuola. L’Italia, infatti, è il paese OCSE con il più basso indice di assunzioni “aperte”, gestite cioè dagli istituti scolastici (OECD, 2006). Questo meccanismo è in grado di generare un turn-over di insegnanti elevato, soprattutto per quanto riguarda i neo-laureati. In tal modo i beginning teachers si trovano spesso a rispondere ad incarichi di supplenza brevi, lavorando su diverse scuole, anche nello stesso anno scolastico. Questa condizione acuisce le difficoltà dei neo-insegnanti che si trovano a dover fronteggiare un cambiamento continuo di contesti didattici, non consentendo il radicarsi di pratiche condivise nella scuola. L’unica eccezione è il tutoraggio previsto durante l'anno di prova, che precede l’inserimento in ruolo (Cavalli, Argentin, 2010). Solo in questo caso, un docente tutor affianca il neo-nominato in ruolo e lo supporta su tematiche di carattere metodologico-didattico, organizzativo e relazionale. Il tutor ha una funzione di facilitazione, orientamento e supporto del novizio nell’armonizzare esperienza e formazione iniziale (C.M. 267/91). Per queste ragioni, il progetto intende indagare i bisogni formativi dei neo-insegnanti nel periodo del loro inserimento lavorativo – che raramente coincide con l’anno prova, al fine di individuare strategie adeguate a rispondere alle loro richieste di formazione e sostegno. La ricerca quindi si compone di due fasi, una prima fase di tipo esplorativo, una seconda fase rivolta ad un campione maggiormente significativo. Il presente contributo mostra i risultati della prima fase che ha previsto la realizzazione di 12 interviste e 3 focus group a testimoni privilegiati. I soggetti sono stati individuati tra le figure considerate informatori rilevanti del processo di induction (dirigenti con attività di collaborazione con l’università; studenti laureati che mantengono rapporti con l’università a vario titolo, partecipando ad attività di ricerca o conducendo laboratori; tutor di tirocinio che hanno mantenuto contatti con i neo-laureati; tutor accoglienti; tutor dell’anno di prova). Dalla prima analisi effettuata si evidenzia la necessità di un progetto di formazione, coerente con le difficoltà evidenziate dai neo-inseriti, volto a colmare lo iato fra formazione iniziale e realtà lavorativa da un lato, dall’altro, a promuovere un atteggiamento responsabile e autonomo dei docenti nella gestione della propria formazione in servizio. In particolare, la richiesta emergente dai neo-insegnanti è quella di poter usufruire di un servizio di affiancamento e sostegno che aiuti a creare una maggiore sinergia fra mondi e linguaggi presenti nella scuola, nella formazione e nel lavoro al fine di assegnare significati univoci e facilitare quindi il percorso di inserimento, e in particolare le strategie di comunicazione, progettazione e valutazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.