Il processo di valutazione del materiale didattico è fortemente legato alla pro-gettazione didattica, in quanto la selezione e la creazione dei materiali da utilizzare durante l’erogazione implicano spesso un duro e corposo lavoro di verifica della qualità nell’ottica di ottenere il miglior risultato possibile in tempi ragionevoli: il processo di selezione del materiale comprende infatti la necessità di spendere molto tempo nel visionare i prodotti, così come la creazione di materiale ex novo implica il dover ragionare a priori sulla scelta dei criteri e dei principi di qualità a cui fare riferimento durante la redazione. Vi è poi un secondo ordine di problemi relativo alle competenze tecniche necessarie per trattare il materiale, in quanto i pro-dotti digitali più moderni presentano richieste poco diffuse tra il personale insegnante e i formatori (Ott, 1999). L’evoluzione degli aspetti mediali, la diffusione delle tecnologie prima analogiche e poi digitali che hanno caratterizzato l’ultimo secolo e che sono ancora in corso, nonché l’attenzione delle scienze della formazione sul comportamentismo, cognitivismo e in seguito sul costruttivismo hanno influito sui criteri e sulle modalità di scelta dei materiali di studio, tanto che il termine sussidio è stato ormai eliminato in favore di altre soluzioni come sistemi simbolici, media, strumenti culturali o materiale didattico. La diffusione e il crescente processo di riconoscimento di diverse condizioni dell’apprendimento, soprattutto on line e legate all’evoluzione dei nuovi media, informali e non formali dove manca la relazione diretta col docente, ha contribuito ad aumentare l’importanza della qualità del materiale didattico. Si rende perciò necessaria una diffusa azione di New Media Literacy (Jenkinks, 2006) come base per una valutazione della qualità che includa i processi di discriminazione dell’attendibilità e identificazione dell’autorevolezza delle risorse in rete (Metitieri, 2009)
Garavaglia, A. (2015). La valutazione dei materiali didattici per l'apprendimento. In L. Galliani (a cura di), L'agire valutativo. Manuale per docenti e formatori (pp. 167-180). Brescia : La Scuola.
La valutazione dei materiali didattici per l'apprendimento
Garavaglia, A
2015
Abstract
Il processo di valutazione del materiale didattico è fortemente legato alla pro-gettazione didattica, in quanto la selezione e la creazione dei materiali da utilizzare durante l’erogazione implicano spesso un duro e corposo lavoro di verifica della qualità nell’ottica di ottenere il miglior risultato possibile in tempi ragionevoli: il processo di selezione del materiale comprende infatti la necessità di spendere molto tempo nel visionare i prodotti, così come la creazione di materiale ex novo implica il dover ragionare a priori sulla scelta dei criteri e dei principi di qualità a cui fare riferimento durante la redazione. Vi è poi un secondo ordine di problemi relativo alle competenze tecniche necessarie per trattare il materiale, in quanto i pro-dotti digitali più moderni presentano richieste poco diffuse tra il personale insegnante e i formatori (Ott, 1999). L’evoluzione degli aspetti mediali, la diffusione delle tecnologie prima analogiche e poi digitali che hanno caratterizzato l’ultimo secolo e che sono ancora in corso, nonché l’attenzione delle scienze della formazione sul comportamentismo, cognitivismo e in seguito sul costruttivismo hanno influito sui criteri e sulle modalità di scelta dei materiali di studio, tanto che il termine sussidio è stato ormai eliminato in favore di altre soluzioni come sistemi simbolici, media, strumenti culturali o materiale didattico. La diffusione e il crescente processo di riconoscimento di diverse condizioni dell’apprendimento, soprattutto on line e legate all’evoluzione dei nuovi media, informali e non formali dove manca la relazione diretta col docente, ha contribuito ad aumentare l’importanza della qualità del materiale didattico. Si rende perciò necessaria una diffusa azione di New Media Literacy (Jenkinks, 2006) come base per una valutazione della qualità che includa i processi di discriminazione dell’attendibilità e identificazione dell’autorevolezza delle risorse in rete (Metitieri, 2009)File | Dimensione | Formato | |
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