Introduzione: i processi cognitivi alla base della lettura variano in relazione al grado di trasparenza ortografica (Moll et al., 2014) e la dislessia evolutiva sembra presentare basi neurocognitive comuni, ma manifestazioni comportamentali mediate dalla cultura d’appartenenza (Caravolas, 2005). Scopi di questo studio sono (a) indagare il pattern di difficoltà cognitive in un gruppo di bambini dislessici italiani, confrontandolo con due diversi gruppi di controllo, e (b) all’interno del gruppo di bambini dislessici, identificare dei profili cognitivi ricorrenti. Metodo: sono stati coinvolti nello studio 32 bambini con dislessia (età media = 9.76 ± 1.30 anni), un gruppo di controllo di 64 normolettori bilanciati per età cronologica e uno di 64 normolettori bilanciati per età di lettura. La batteria di test somministrata include le variabili di velocità e accuratezza di lettura, vocabolario, metafonologia, denominazione rapida, memoria a breve termine verbale, ricerca visiva, memoria visiva, e attenzione visuo-spaziale. E’ stata utilizzata una MANCOVA per analizzare le differenze tra gruppi, e tecniche non parametriche per l’analisi dei pattern cognitivi dei bambini dislessici. Risultati: i bambini dislessici hanno mostrato abilità fonologiche a livello del gruppo di bambini con pari età di lettura, compromissione più lieve nel dominio visuo-attentivo, e preservata competenza lessicale. Si è inoltre osservata una prevalenza (40.6 %) di bambini dislessici con profilo misto, che comprende sia difficoltà nell’ambito verbale che in quello non verbale. Conclusioni: si discuteranno i risultati in relazione alle procedure di screening, valutazione e intervento nell’ambito dei disturbi specifici di lettura. Bibliografia: Moll, K., Ramus, F., Bartling, J., Bruder, J., Kunze, S., Neuhoff, N., ... & Landerl, K. (2014). Cognitive mechanisms underlying reading and spelling development in five European orthographies. Learning and Instruction, 29, 65-77. Caravolas, M. (2005). The nature and causes of dyslexia in different languages. In: M. J. Snowling and C. Hulme (eds.), The Science of Reading: A Handbook (pp. 336-355). Oxford: Blackwell.
Tobia, V., Marzocchi, G. (2015). Profili cognitivi dei bambini italiani con dislessia evolutiva. Intervento presentato a: VI GIORNATA CLASTA, Roma.
Profili cognitivi dei bambini italiani con dislessia evolutiva
TOBIA, VALENTINA ANTONIA;MARZOCCHI, GIAN MARCO
2015
Abstract
Introduzione: i processi cognitivi alla base della lettura variano in relazione al grado di trasparenza ortografica (Moll et al., 2014) e la dislessia evolutiva sembra presentare basi neurocognitive comuni, ma manifestazioni comportamentali mediate dalla cultura d’appartenenza (Caravolas, 2005). Scopi di questo studio sono (a) indagare il pattern di difficoltà cognitive in un gruppo di bambini dislessici italiani, confrontandolo con due diversi gruppi di controllo, e (b) all’interno del gruppo di bambini dislessici, identificare dei profili cognitivi ricorrenti. Metodo: sono stati coinvolti nello studio 32 bambini con dislessia (età media = 9.76 ± 1.30 anni), un gruppo di controllo di 64 normolettori bilanciati per età cronologica e uno di 64 normolettori bilanciati per età di lettura. La batteria di test somministrata include le variabili di velocità e accuratezza di lettura, vocabolario, metafonologia, denominazione rapida, memoria a breve termine verbale, ricerca visiva, memoria visiva, e attenzione visuo-spaziale. E’ stata utilizzata una MANCOVA per analizzare le differenze tra gruppi, e tecniche non parametriche per l’analisi dei pattern cognitivi dei bambini dislessici. Risultati: i bambini dislessici hanno mostrato abilità fonologiche a livello del gruppo di bambini con pari età di lettura, compromissione più lieve nel dominio visuo-attentivo, e preservata competenza lessicale. Si è inoltre osservata una prevalenza (40.6 %) di bambini dislessici con profilo misto, che comprende sia difficoltà nell’ambito verbale che in quello non verbale. Conclusioni: si discuteranno i risultati in relazione alle procedure di screening, valutazione e intervento nell’ambito dei disturbi specifici di lettura. Bibliografia: Moll, K., Ramus, F., Bartling, J., Bruder, J., Kunze, S., Neuhoff, N., ... & Landerl, K. (2014). Cognitive mechanisms underlying reading and spelling development in five European orthographies. Learning and Instruction, 29, 65-77. Caravolas, M. (2005). The nature and causes of dyslexia in different languages. In: M. J. Snowling and C. Hulme (eds.), The Science of Reading: A Handbook (pp. 336-355). Oxford: Blackwell.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.