il volume "Ofelia e Parsifal. Modelli e differenze di genere nel mondo dei media" intende percorrere e discutere, utilizzando un approccio comparativo, alcuni itinerari delle importanti trasformazioni nelle relazioni tra generi proposte dai media (televisione, cinema, stampa, Internet) con un’ottica attenta ai mutamenti di definizione di femminilità e mascolinità nel tempo. Se il genere è in costante mutamento, allora come riflettono (non riflettono o dovrebbero riflettere) i media, nella loro eterogeneità, tale dinamismo? Sono diversi gli aspetti su cui vorremmo soffermarci: – Relativamente alla costruzione sociale del genere - inteso come costrutto complesso, dinamico, variabile, variamente declinato sulla base di differenti contesti storici, realtà culturali, condizioni sociali (Barazzetti, Leccardi, 2001, p. 7) - ci preme capire se, all’interno del mondo mediale, è rilevabile la presenza di una pluralità di modelli maschili e femminili, oppure se (e quali) stereotipi di genere continuano a essere utilizzati per definire che cosa sia una donna e che cosa sia un uomo. – Sul lato del rapporto tra media e orientamento sessuale, quello che ci interessa sondare è la tematizzazione delle pluralità che caratterizzano il desiderio. Come sono (o non sono) rappresentate le persone omosessuali, bisessuali? – Per quel che riguarda, infine, le relazioni di genere (anch’esse in costante mutamento), vorremmo indagare la persistenza (o l’attenuazione) di ciò che è stato definito male gaze o sguardo maschile (una prospettiva onnipresente ma invisibile, da poco identificata, tematizzata e messa in questione) che ha, per lungo tempo, permeato la produzione mediatica (la prospettiva maschile è la “normalità; Goffman, 1976). Il male gaze si fonda su precisi stereotipi di genere che celano una chiara gerarchia: l’uomo osserva, guarda, desidera e la donna si fa guardare, è desiderata e accende il desidero maschile.
Grossi, G., Ruspini, E. (2007). Introduzione. Media e Mutamento Sociale: La Prospettiva di Genere. In G. Grossi, E. Ruspini (a cura di), Ofelia e Parsifal. Modelli e Differenze di Genere nel Mondo dei Media (pp. 11-43). Milano : Cortina.
Introduzione. Media e Mutamento Sociale: La Prospettiva di Genere
GROSSI, GIORGIO;RUSPINI, ELISABETTA
2007
Abstract
il volume "Ofelia e Parsifal. Modelli e differenze di genere nel mondo dei media" intende percorrere e discutere, utilizzando un approccio comparativo, alcuni itinerari delle importanti trasformazioni nelle relazioni tra generi proposte dai media (televisione, cinema, stampa, Internet) con un’ottica attenta ai mutamenti di definizione di femminilità e mascolinità nel tempo. Se il genere è in costante mutamento, allora come riflettono (non riflettono o dovrebbero riflettere) i media, nella loro eterogeneità, tale dinamismo? Sono diversi gli aspetti su cui vorremmo soffermarci: – Relativamente alla costruzione sociale del genere - inteso come costrutto complesso, dinamico, variabile, variamente declinato sulla base di differenti contesti storici, realtà culturali, condizioni sociali (Barazzetti, Leccardi, 2001, p. 7) - ci preme capire se, all’interno del mondo mediale, è rilevabile la presenza di una pluralità di modelli maschili e femminili, oppure se (e quali) stereotipi di genere continuano a essere utilizzati per definire che cosa sia una donna e che cosa sia un uomo. – Sul lato del rapporto tra media e orientamento sessuale, quello che ci interessa sondare è la tematizzazione delle pluralità che caratterizzano il desiderio. Come sono (o non sono) rappresentate le persone omosessuali, bisessuali? – Per quel che riguarda, infine, le relazioni di genere (anch’esse in costante mutamento), vorremmo indagare la persistenza (o l’attenuazione) di ciò che è stato definito male gaze o sguardo maschile (una prospettiva onnipresente ma invisibile, da poco identificata, tematizzata e messa in questione) che ha, per lungo tempo, permeato la produzione mediatica (la prospettiva maschile è la “normalità; Goffman, 1976). Il male gaze si fonda su precisi stereotipi di genere che celano una chiara gerarchia: l’uomo osserva, guarda, desidera e la donna si fa guardare, è desiderata e accende il desidero maschile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.