A fronte di un quadro di grande differenziazione qualitativa e quantitativa dell’azione degli enti locali in tema di servizi alla persona è intervenuta, nel 2000, la legge quadro intesa a regolare il settore dei servizi sociali: essa ha assegnato allo Stato tutta una serie di compiti e funzioni, che sono riconducibili a due tipologie di intervento. La prima prevede la determinazione dei principi e degli obiettivi della politica sociale e la determinazione dei criteri generali per la programmazione degli interventi di integrazione sociale da attuare a livello locale; la seconda è rappresentata da quella funzione di indirizzo e di coordinamento, che conserva la sua validità anche in seguito alla riscrittura del titolo V della Costituzione nel 2001, che ha assegnato la competenza «assistenza sociale» alle Regioni come potestà residuale. Il contributo, che si inserisce nella più ampia ricerca PRIN in tema di tutela dei diritti sociali, approfondisce il ruolo che spetta al livello statale per garantire quel necessario bilanciamento tra la tendenza alla diversificazione locale e la garanzia di un livello omogeneo di godimento dei diritti sociali, che costituisce uno degli elementi di unitarietà del sistema istituzionale.
Marzanati, A. (2008). Il ruolo dello Stato nel policentrismo repubblicano: l’assistenza sociale. In E. Balboni (a cura di), La tutela multilivello dei diritti sociali (pp. 257-307). Napoli : Jovene.
Il ruolo dello Stato nel policentrismo repubblicano: l’assistenza sociale
MARZANATI, ANNA
2008
Abstract
A fronte di un quadro di grande differenziazione qualitativa e quantitativa dell’azione degli enti locali in tema di servizi alla persona è intervenuta, nel 2000, la legge quadro intesa a regolare il settore dei servizi sociali: essa ha assegnato allo Stato tutta una serie di compiti e funzioni, che sono riconducibili a due tipologie di intervento. La prima prevede la determinazione dei principi e degli obiettivi della politica sociale e la determinazione dei criteri generali per la programmazione degli interventi di integrazione sociale da attuare a livello locale; la seconda è rappresentata da quella funzione di indirizzo e di coordinamento, che conserva la sua validità anche in seguito alla riscrittura del titolo V della Costituzione nel 2001, che ha assegnato la competenza «assistenza sociale» alle Regioni come potestà residuale. Il contributo, che si inserisce nella più ampia ricerca PRIN in tema di tutela dei diritti sociali, approfondisce il ruolo che spetta al livello statale per garantire quel necessario bilanciamento tra la tendenza alla diversificazione locale e la garanzia di un livello omogeneo di godimento dei diritti sociali, che costituisce uno degli elementi di unitarietà del sistema istituzionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.