Il saggio ripercorre le trasformazioni dell’abbigliamento maschile che hanno avuto luogo in Turchia, in risposta alle politiche di modernizzazione ottomane e repubblicane. A partire da un’analisi delle ricostruzioni storiche disponibili e di alcune testimonianze dell’epoca, l’autrice fa emergere come abiti e copricapo siano mutati nel tempo, segnalando le trasformazioni e le contraddizioni presenti nell’assetto sociale. Sia in epoca ottomana che in epoca repubblicana, la modernizzazione dell’abbigliamento procedette dall’alto verso il basso: fu imposta attraverso direttive e leggi, e risentì dell’influenza delle elite politiche e militari. Il confronto con l’occidente giocò un ruolo costante. Fonte d’ispirazione di modelli sartoriali, questo fu anche uno dei principali destinatari dei messaggi veicolati dagli abiti. Come ogni forma di comunicazione, tuttavia, anche quella che passa attraverso l’abbigliamento non è sempre agevole. Il saggio reinterpreta i difetti di stile descritti dagli osservatori occidentali presenti nel paese come strategie di resistenza e di difesa dell’integrità personale che la popolazione, costretta a cambiare d’abito, mise in atto.
Mattalucci, C. (2009). Ecco il nostro cappello. Rivestire la Turchia moderna. In S. Botta (a cura di), Abiti, corpi, identità : significati e valenze profonde del vestire Atti del convegno "L'abito sì che fa il monaco" (pp. 335-358). Firenze : Società Editrice Fiorentina.
Ecco il nostro cappello. Rivestire la Turchia moderna
Mattalucci, C
2009
Abstract
Il saggio ripercorre le trasformazioni dell’abbigliamento maschile che hanno avuto luogo in Turchia, in risposta alle politiche di modernizzazione ottomane e repubblicane. A partire da un’analisi delle ricostruzioni storiche disponibili e di alcune testimonianze dell’epoca, l’autrice fa emergere come abiti e copricapo siano mutati nel tempo, segnalando le trasformazioni e le contraddizioni presenti nell’assetto sociale. Sia in epoca ottomana che in epoca repubblicana, la modernizzazione dell’abbigliamento procedette dall’alto verso il basso: fu imposta attraverso direttive e leggi, e risentì dell’influenza delle elite politiche e militari. Il confronto con l’occidente giocò un ruolo costante. Fonte d’ispirazione di modelli sartoriali, questo fu anche uno dei principali destinatari dei messaggi veicolati dagli abiti. Come ogni forma di comunicazione, tuttavia, anche quella che passa attraverso l’abbigliamento non è sempre agevole. Il saggio reinterpreta i difetti di stile descritti dagli osservatori occidentali presenti nel paese come strategie di resistenza e di difesa dell’integrità personale che la popolazione, costretta a cambiare d’abito, mise in atto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.