Per introdurre il concetto di Transmedia education è neces-sario recuperarne le radici e capire come una strategia di comunicazione legata al mondo dell’entertainment abbia aperto le strade ad una riflessione che nel tempo ha coinvolto anche i pro-cessi educativi mediali. Nato in contesto comunicativo, il termine sta uscendo dai propri confini poiché si presta in modo particolarmente adeguato per spiegare fenomeni che con la Rete e con i diversi media hanno a che fare in modo indissolubile, tanto che uno sguardo limitato ad uno solo dei contesti o canali comunicativi non risultano sufficienti per comprendere l’integrità del fenomeno stesso. Tre sono i punti fondamentali per la comprensione del concetto: innanzitutto la transmedialità è da leggere come superamento degli approcci che studiano i fenomeni (educativi o meno) focalizzando in modo specifico un medium. In questo senso i diversi media implicati nello stesso fenomeno possono essere comunque interpretati secondo teorie proprie (teorie specifiche per la tv o la rete), ma diventa necessario trovare un quadro interpretativo sistemico che integri secondo un’unica linea interpretativa il fenomeno o evento osservato. Transmedialità quindi come “andare al di là” delle comuni categorizzazioni. In seconda battuta la transmedialità è da considerare nel senso di attraversamento di più media all’interno di uno stesso processo. Infine, implica l’idea di mutamento, come chiamata ad effettuare un cambiamento negli approcci di analisi ed intervento educativo, una trasformazione dei processi di analisi del consumo dei diversi media e soprattutto dei processi di attribuzione di senso dell’agire dei singoli.
Garavaglia, A. (2014). Dalla transmedialità alla Transmedia Education. In A. Garavaglia (a cura di), Transmedia Education. Contenuti, significati, valori (pp. 15-35). Milano : Unicopli.
Dalla transmedialità alla Transmedia Education
Garavaglia, A
2014
Abstract
Per introdurre il concetto di Transmedia education è neces-sario recuperarne le radici e capire come una strategia di comunicazione legata al mondo dell’entertainment abbia aperto le strade ad una riflessione che nel tempo ha coinvolto anche i pro-cessi educativi mediali. Nato in contesto comunicativo, il termine sta uscendo dai propri confini poiché si presta in modo particolarmente adeguato per spiegare fenomeni che con la Rete e con i diversi media hanno a che fare in modo indissolubile, tanto che uno sguardo limitato ad uno solo dei contesti o canali comunicativi non risultano sufficienti per comprendere l’integrità del fenomeno stesso. Tre sono i punti fondamentali per la comprensione del concetto: innanzitutto la transmedialità è da leggere come superamento degli approcci che studiano i fenomeni (educativi o meno) focalizzando in modo specifico un medium. In questo senso i diversi media implicati nello stesso fenomeno possono essere comunque interpretati secondo teorie proprie (teorie specifiche per la tv o la rete), ma diventa necessario trovare un quadro interpretativo sistemico che integri secondo un’unica linea interpretativa il fenomeno o evento osservato. Transmedialità quindi come “andare al di là” delle comuni categorizzazioni. In seconda battuta la transmedialità è da considerare nel senso di attraversamento di più media all’interno di uno stesso processo. Infine, implica l’idea di mutamento, come chiamata ad effettuare un cambiamento negli approcci di analisi ed intervento educativo, una trasformazione dei processi di analisi del consumo dei diversi media e soprattutto dei processi di attribuzione di senso dell’agire dei singoli.File | Dimensione | Formato | |
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