«The more, the better?»: Experimental evidence on the role of overt negation in the acquisition of Italian negative indefinites and negative scalar-additive focus operators

A distinctive feature of the human mind is the ability to entertain negative thoughts – a capacity that is not constrained to the realm of thoughts, but that also finds expression into language. Human beings are indeed not only able to perceive and talk about existing things. They are also able to entertain thoughts and talk about things that do not exist or are no longer visible. But how does this ability develop? What are the key components of negative linguistic systems, and what challenges do children have to face when acquiring the multiple ways of expressing negation in their own language? The purpose of the current work is to address these questions and to investigate the emergence of two of the later aspects of Italian negation, namely, the acquisition of the negative indefinite nessuno (‘no one’) and of the negative scalar-additive focus operator neppure (‘neither’ / ‘not even’). This work is structured as follows. In Chapter 1, we will discuss the notion of negation from an acquisitional perspective. We will start overviewing the notion of logical negation and negation in natural language. We will then talk about the earliest uses of negation in child language, and we will highlight the challenges that children have to face when acquiring the negative system of their own language. In Chapter 2, we will illustrate a study designed to assess when Italian children master the meaning of the negative indefinite nessuno in different syntactic structures. In Chapter 3, we will present two studies aimed at investigating how Italian-speaking adults interpret some scalar-additive focus operators, with the ultimate purpose of obtaining a baseline against which to compare the acquisitional path of these operators in child Italian, which will be the topic of Chapter 4. In Chapter 4, we will indeed outline an experiment ideated to test the comprehension of the negative scalar-additive focus operator neppure in different syntactic structures, with the aim of determining at what age children master the scalar and additive inferences triggered by this particle, and whether the comprehension of this operator might be influenced by the position it occupies in relation to the verb. In Chapter 5, we will provide an overall discussion of the results and draw some conclusions.

Una caratteristica distintiva della mente umana è la capacità di intrattenere pensieri negativi, una capacità che non si limita al pensiero, ma che trova espressione anche nel linguaggio. Gli esseri umani, infatti, non sono solo in grado di percepire e parlare di cose esistenti. Sono anche in grado di pensare e parlare di cose che non esistono o non sono più visibili. Ma come si sviluppa questa capacità? Quali sono le componenti chiave dei sistemi linguistici negativi e quali sono le sfide che i bambini devono affrontare quando acquisiscono i molteplici modi di esprimere la negazione nella loro lingua? Lo scopo di questo lavoro è quello di rispondere a queste domande e di indagare l'emergere di due degli aspetti più tardivi della negazione italiana, ovvero l'acquisizione dell'indefinito negativo nessuno e dell'operatore di focalizzazione scalare-additivo negativo neppure. Questo lavoro è strutturato come segue. Nel Capitolo 1 discuteremo la nozione di negazione da una prospettiva acquisizionale. Inizieremo con una panoramica sulla nozione di negazione logica e sulla negazione nel linguaggio naturale. Parleremo poi dei primi usi della negazione nel linguaggio infantile e metteremo in evidenza le sfide che i bambini devono affrontare nell'acquisizione del sistema negativo della loro lingua. Nel Capitolo 2 illustreremo uno studio volto a valutare quando i bambini italiani iniziano a padroneggiare il significato dell'indefinito negativo nessuno in diverse strutture sintattiche. Nel Capitolo 3 presenteremo due studi volti a indagare come gli adulti italiani interpretano alcuni operatori di focalizzazione scalare-additiva, con il fine ultimo di ottenere una base di riferimento con cui confrontare il percorso acquisizionale di questi operatori nell'italiano infantile, che sarà l'argomento del Capitolo 4. Nel Capitolo 4, infatti, verrà delineato un esperimento ideato per testare la comprensione dell'operatore negativo di focalizzazione scalare-additiva neppure in diverse strutture sintattiche, con l'obiettivo di determinare a che età i bambini padroneggiano le inferenze scalari e additive innescate da questa particella, e se la comprensione di questo operatore possa essere influenzata dalla posizione che occupa rispetto al verbo. Nel capitolo 5 forniremo una discussione generale dei risultati e trarremo alcune conclusioni.