L’irruzione di una catastrofe nella vita dei soggetti introduce elementi di forte discontinuità nelle loro esistenze, esponendoli a inedite forme di fragilità. Tali considerazioni assumono maggior pregnanza in caso di cronicità in cui l’instabilità della situazione emergenziale deve essere conciliata con le incombenze per la gestione della malattia. L’imprevisto, infatti, comporta per il soggetto con cronicità continui sforzi e responsabilità nel compito di allineare e stabilizzare i molteplici elementi individuali, sociali e materiali che caratterizzano l’autogestione e che l’emergenza sovverte o rende indisponibili, con rilevanti conseguenze sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita dei soggetti. A partire dai risultati di una ricerca empirica sugli impatti formativi dell’autogestione del diabete, il contributo intende effettuare una rilettura pedagogica dell’esperienza di cronicità nei contesti emergenziali per poi riflettere sul ruolo della pedagogia nel supportare il soggetto in tale condizione. Essa può promuovere la resilienza del soggetto e della comunità di appartenenza attraverso l’individuazione di strategie che, valorizzando risorse e potenzialità trasformative, consentano loro di riconfigurarsi reciprocamente per affrontare l’emergenza. Inoltre, il rafforzamento dei legami individuo-comunità favorisce un aumento della resistenza del soggetto nell’affrontare le difficoltà che il vivere la malattia in una situazione emergenziale comporta.
Cucuzza, G. (2024). Affrontare la cronicità in contesti emergenziali. Il valore di una pedagogia della resilienza e della resistenza. In B. Gross, S. Nanni (a cura di), Dall’io al noi. I contributi della Pedagogia per futuri (post) umani (pp. 89-97). Zeroseiup.
Affrontare la cronicità in contesti emergenziali. Il valore di una pedagogia della resilienza e della resistenza
Cucuzza, G
2024
Abstract
L’irruzione di una catastrofe nella vita dei soggetti introduce elementi di forte discontinuità nelle loro esistenze, esponendoli a inedite forme di fragilità. Tali considerazioni assumono maggior pregnanza in caso di cronicità in cui l’instabilità della situazione emergenziale deve essere conciliata con le incombenze per la gestione della malattia. L’imprevisto, infatti, comporta per il soggetto con cronicità continui sforzi e responsabilità nel compito di allineare e stabilizzare i molteplici elementi individuali, sociali e materiali che caratterizzano l’autogestione e che l’emergenza sovverte o rende indisponibili, con rilevanti conseguenze sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita dei soggetti. A partire dai risultati di una ricerca empirica sugli impatti formativi dell’autogestione del diabete, il contributo intende effettuare una rilettura pedagogica dell’esperienza di cronicità nei contesti emergenziali per poi riflettere sul ruolo della pedagogia nel supportare il soggetto in tale condizione. Essa può promuovere la resilienza del soggetto e della comunità di appartenenza attraverso l’individuazione di strategie che, valorizzando risorse e potenzialità trasformative, consentano loro di riconfigurarsi reciprocamente per affrontare l’emergenza. Inoltre, il rafforzamento dei legami individuo-comunità favorisce un aumento della resistenza del soggetto nell’affrontare le difficoltà che il vivere la malattia in una situazione emergenziale comporta.File | Dimensione | Formato | |
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