DWELLING SCHOOLS. CULTIVATING THE RELATIONSHIP BETWEEN PEOPLE AND TERRITORY IN THE MIDDLE MOUNTAINS

This dissertation explores the school’s role in building bonding between people and places, within the territorial context of Italian middle-mountains. The dwelling dimension, in this area, lost profoundness and specificity over the years, due to the process of increasing depopulation and abandonment that occurred in parallel with the affirmation of the global relational and economic system. The spread of the global culture has made local ties between human beings and their living environment progressively weaker, promoting forms of living that tend to be blind to places. In imagining possible futures in these areas, seeking a new balance between being part of the world and living in a specific geographic context -crossed by heavy fragilities- schools can be an important resource. Being both a place of everyday living, immersed in the life of a community, and an institution that participates in the dissemination of knowledge shared by society, the school emerges as a possible lever in rethinking these relationships. The research conducted explores this possibility through the study of three cases: three primary schools located in three small centres in the Abruzzo mountains. The adopted qualitative methodology analyses the school’s world by assuming a double perspective: on the one hand, it watches from the inside of the schools to the outside by digging into how schools are lived by those who attend them every day -children, teachers, headmasters- and their perceptions of the outside; on the other hand, the research delves into how schools are seen from outside, so what ideas and values are connected to it for local communities. In doing so, various groups of subjects are involved by using different methods: adults’ voices are collected using interviews and focus groups, while children participate in a school workshop that makes use of mixed creative methods to activate their communication and thinking capabilities.

La tesi esplora il ruolo della scuola nella costruzione del legame tra persone e luoghi, nel contesto territoriale della media montagna italiana. La dimensione abitativa, in quest'area, ha perso profondità e specificità nel corso degli anni, a causa del processo di crescente spopolamento e abbandono avvenuto parallelamente all'affermazione del sistema relazionale ed economico globale. La diffusione della cultura globale ha reso progressivamente più deboli i legami locali tra gli esseri umani e il loro ambiente di vita, promuovendo forme di abitare tendenzialmente cieche nei confronti dei luoghi. Nell'immaginare futuri possibili in queste aree, cercando un nuovo equilibrio tra l'essere parte del mondo e il vivere in un contesto geografico specifico - attraversato da pesanti fragilità - la scuola può essere una risorsa importante. Essendo sia un luogo di vita quotidiana, immerso nella vita di una comunità, sia un'istituzione che partecipa alla diffusione di un sapere condiviso dalla società, la scuola emerge come una possibile leva per ripensare queste relazioni. La ricerca condotta esplora questa possibilità attraverso lo studio di tre casi: tre scuole primarie situate in tre piccoli centri della montagna abruzzese. La metodologia qualitativa adottata analizza il mondo della scuola assumendo una duplice prospettiva: da un lato, guarda dall'interno delle scuole all'esterno, scavando nel modo in cui le scuole sono vissute da coloro che le frequentano ogni giorno - bambini, insegnanti, presidi - e nella loro percezione dell'esterno; dall'altro, la ricerca approfondisce come la scuola è vista dall'esterno, quindi quali idee e valori vi sono connessi per le comunità locali. Nel fare ciò, vengono coinvolti diversi gruppi di soggetti utilizzando metodi differenti: le voci degli adulti sono raccolte attraverso interviste e focus group, mentre i bambini partecipano a un laboratorio scolastico che utilizza metodi creativi misti per attivare le loro capacità comunicative e di pensiero.