La conflittualità nel lavoro educativo con la grave emarginazione

La conflittualità, come divergenza, confutazione reciproca di paradigmi logici e operativi differenti, diviene un dispositivo euristico di conoscenza e progettazione in ambito educativo nel momento in cui introduce riflessività e conduce alla formazione di nuove ipotesi e possibilità d’intervento. Il lavoro con persone senza dimora porta spesso gli educatori a confrontarsi con dubbi, contraddizioni e paradossi, che possono trasformarsi in domande di senso: la scelta di una prospettiva: accompagnamento o assistenza? la relazione educativa: esclusività o sostituibilità degli educatori? la rete come contesto operativo: accesso “ai” servizi o accesso “dei” servizi? l’inserimento abitativo e il riconoscimento dell’invalidità: nuove prospettive e progettualità o soluzioni a rischio d’isolamento sociale? la presa in carico individuale e la rete territoriale: mandato qualitativo o quantitativo?