In questo capitolo vengono analizzati i criteri di valutazione che gli individui utilizzano quando chiamati ad ordinare la desiderabilità sociale delle occupazioni. La base empirica è costituita dal materiale raccolto nella ricerca (PRIN 2003 e 2005) volta a elaborare la nuova scala di stratificazione occupazionale per l'Italia, denominata Sides05, che costituisce la riedizione dell’analoga scala costruita nel 1985 (de Lillo e Schizzerotto 1985). Innanzitutto cercheremo di capire quali sono i criteri attualmente utilizzati per valutare le occupazioni. Il confronto con la gerarchia dei criteri emersa nel 1985 aiuterà poi a capire se nel corso del tempo sono mutate le caratteristiche che rendono desiderabile un’occupazione. Rispetto a quanto fatto nella precedente edizione della ricerca saranno inoltre messi alla prova nuovi criteri di valutazione: negli ultimi decenni nel mondo del lavoro sono infatti avvenute alcune trasformazioni che possono aver modificato, almeno parzialmente, le caratteristiche che definiscono la bontà di un'occupazione. Due questioni verranno poi analizzate: 1) l’esistenza di un consenso fra gli intervistati attorno ai criteri utilizzati nel processo di ordinamento delle occupazioni; 2) il nesso esistente tra la graduatoria dei criteri dichiarata e il punteggio effettivamente attribuito alle singole occupazioni.

Arosio, L., De Luca, S. (2013). Quali criteri sono socialmente usati per valutare le occupazioni. In C. Meraviglia (a cura di), La scala immobile. La stratificazione occupazionale in Italia 1985-2005. il Mulino.

Quali criteri sono socialmente usati per valutare le occupazioni

AROSIO, LAURA;
2013

Abstract

In questo capitolo vengono analizzati i criteri di valutazione che gli individui utilizzano quando chiamati ad ordinare la desiderabilità sociale delle occupazioni. La base empirica è costituita dal materiale raccolto nella ricerca (PRIN 2003 e 2005) volta a elaborare la nuova scala di stratificazione occupazionale per l'Italia, denominata Sides05, che costituisce la riedizione dell’analoga scala costruita nel 1985 (de Lillo e Schizzerotto 1985). Innanzitutto cercheremo di capire quali sono i criteri attualmente utilizzati per valutare le occupazioni. Il confronto con la gerarchia dei criteri emersa nel 1985 aiuterà poi a capire se nel corso del tempo sono mutate le caratteristiche che rendono desiderabile un’occupazione. Rispetto a quanto fatto nella precedente edizione della ricerca saranno inoltre messi alla prova nuovi criteri di valutazione: negli ultimi decenni nel mondo del lavoro sono infatti avvenute alcune trasformazioni che possono aver modificato, almeno parzialmente, le caratteristiche che definiscono la bontà di un'occupazione. Due questioni verranno poi analizzate: 1) l’esistenza di un consenso fra gli intervistati attorno ai criteri utilizzati nel processo di ordinamento delle occupazioni; 2) il nesso esistente tra la graduatoria dei criteri dichiarata e il punteggio effettivamente attribuito alle singole occupazioni.
Capitolo o saggio
desiderabilità; valutazione delle occupazioni; scala di stratificazione; criteri; prestigio
Italian
La scala immobile. La stratificazione occupazionale in Italia 1985-2005
Meraviglia, C
2013
978-88-15-12830-0
il Mulino
Arosio, L., De Luca, S. (2013). Quali criteri sono socialmente usati per valutare le occupazioni. In C. Meraviglia (a cura di), La scala immobile. La stratificazione occupazionale in Italia 1985-2005. il Mulino.
none
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