Cosa sia una collezione è noto a tutti e tuttavia, se ci interroghiamo su che cosa tenga insieme attività e oggetti molto diversi fra loro sotto il segno della collezione, le cose non sono più tanto chiare: si tratta di pratiche culturali diverse che presentano somiglianze ma anche profonde discontinuità. Collezionare è molto di più che raccogliere e accumu- lare degli oggetti, è una pratica di costruzione del sapere attraverso la quale si dà forma alla realtà, la si rappresenta e la si espone in forma pubblica o privata: è un modo di darsi ragione del mondo, di costruire un microcosmo tra reale e immaginario che ci parla tanto degli altri come di noi. E un pensiero concreto che si fa con le cose. È lo spazio in cui si mette ordine nel mondo o nella propria vita, ma anche un modo per esplorare altre possibilità. È uno dei luoghi in cui gruppi e persone articolano la propria biografia e costruiscono la propria identità e quella degli altri. Partendo dalle ricerche etnografiche svolte in Italia e in Camerun, Ivan Bargna riflette sulle forme contemporanee del “collezionare” nella quotidianità e nell’arte, dai musei alla discarica, dall’accumulazione compulsiva di cose ed esperienze all’arte di disfarsene, dalle cabine armadio delle nostre case ai tesori dei re dei Grassfields camerunesi. Il collezionismo appare così non la mania di persone eccentriche (o una prerogativa esclusiva dell’occidente) ma come indicatore di dinamiche sociali e culturali più ampie, localmente diversificate e attraversate da flussi globali.
Bargna, L. (2021). Il collezionismo come pratica culturale. In R. Perricone (a cura di), Etnografie ad arte. Agency, mimesis, creatività e pratica degli artworks (pp. 393-415). Edizioni Museo Pasqualino.
Il collezionismo come pratica culturale
Bargna, LI
2021
Abstract
Cosa sia una collezione è noto a tutti e tuttavia, se ci interroghiamo su che cosa tenga insieme attività e oggetti molto diversi fra loro sotto il segno della collezione, le cose non sono più tanto chiare: si tratta di pratiche culturali diverse che presentano somiglianze ma anche profonde discontinuità. Collezionare è molto di più che raccogliere e accumu- lare degli oggetti, è una pratica di costruzione del sapere attraverso la quale si dà forma alla realtà, la si rappresenta e la si espone in forma pubblica o privata: è un modo di darsi ragione del mondo, di costruire un microcosmo tra reale e immaginario che ci parla tanto degli altri come di noi. E un pensiero concreto che si fa con le cose. È lo spazio in cui si mette ordine nel mondo o nella propria vita, ma anche un modo per esplorare altre possibilità. È uno dei luoghi in cui gruppi e persone articolano la propria biografia e costruiscono la propria identità e quella degli altri. Partendo dalle ricerche etnografiche svolte in Italia e in Camerun, Ivan Bargna riflette sulle forme contemporanee del “collezionare” nella quotidianità e nell’arte, dai musei alla discarica, dall’accumulazione compulsiva di cose ed esperienze all’arte di disfarsene, dalle cabine armadio delle nostre case ai tesori dei re dei Grassfields camerunesi. Il collezionismo appare così non la mania di persone eccentriche (o una prerogativa esclusiva dell’occidente) ma come indicatore di dinamiche sociali e culturali più ampie, localmente diversificate e attraversate da flussi globali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.