Il saggio rilegge attraverso il romanzo di Leonardo Sciascia "La strega e il Capitano" le vicende del processo a Caterina Medici, condannata al rogo nel 1630 a Milano quale strega 'professa'. Una piccola storia che Sciascia affronta attraverso le fonti del tempo accompagnate da guizzi interpretativi di assoluta genialità e intuito per plasmare un libro contro la negazione dei valori della ragione e del diritto. Il libro di Sciascia è rivolto non solo al giurista e allo storico del diritto in particolare, ma anche all’uomo comune, per mettere a nudo l’inquisizione, o forse gli inquisitori in genere, quelli che si vorrebbero morti, ma che invece risorgono, rinascono, rispuntano, in ogni tempo, in ogni luogo e che a differenza delle loro vittime mai hanno pagato (e forse mai pagheranno) per i loro errori, spesso frutto di supponenza e di arroganza o della ragion di Stato di cui si sentono il fedele braccio armato.
Garlati, L. (2023). Morte di una strega. Storia di Caterina Medici e di un processo di ordinaria (in)giustizia / Death of a Witch. The Story of Caterina Medici and a Trial of Ordinary (In)Justice. In A. Cappuccio, G. Pace Gravina (a cura di), Leonardo Sciascia e la storia del diritto (pp. 91-147). Messina : Messina University Presse [10.13129/lawart/979-12-80899-01-9].
Morte di una strega. Storia di Caterina Medici e di un processo di ordinaria (in)giustizia / Death of a Witch. The Story of Caterina Medici and a Trial of Ordinary (In)Justice
Garlati, L
2023
Abstract
Il saggio rilegge attraverso il romanzo di Leonardo Sciascia "La strega e il Capitano" le vicende del processo a Caterina Medici, condannata al rogo nel 1630 a Milano quale strega 'professa'. Una piccola storia che Sciascia affronta attraverso le fonti del tempo accompagnate da guizzi interpretativi di assoluta genialità e intuito per plasmare un libro contro la negazione dei valori della ragione e del diritto. Il libro di Sciascia è rivolto non solo al giurista e allo storico del diritto in particolare, ma anche all’uomo comune, per mettere a nudo l’inquisizione, o forse gli inquisitori in genere, quelli che si vorrebbero morti, ma che invece risorgono, rinascono, rispuntano, in ogni tempo, in ogni luogo e che a differenza delle loro vittime mai hanno pagato (e forse mai pagheranno) per i loro errori, spesso frutto di supponenza e di arroganza o della ragion di Stato di cui si sentono il fedele braccio armato.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Garlati-2023-Lawart-VoR.pdf
accesso aperto
Descrizione: Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Tipologia di allegato:
Publisher’s Version (Version of Record, VoR)
Licenza:
Creative Commons
Dimensione
3.7 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.7 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.