Partendo da un confronto con la lista 2020 Critical Raw Materials emanata dall'Unione Europea, lo studio propone un'analisi ragionata del fabbisogno di materie prime strategiche non energetiche in Italia, tenendo in considerazione i cicli produttivi in cui esse vengono impiegate e le potenzialità di sviluppo industriale. Nell’analizzare le importazioni a livello nazionale di materie prime strategiche nel periodo 2015-2020 si evidenzia una sostanziale discrepanza tra quanto ritenuto critico a livello europeo e quanto osservato come strategico per il funzionamento dell’industria nazionale. Le considerazioni esposte ed i risultati illustrati sottolineano la necessità di focalizzarsi sugli scenari di gestione delle materie prime critiche, sia per quanto riguarda la produzione di materiali, elettronica di consumo e infrastrutture richiesti dalla transizione energetica, sia con riferimento alla componente di rischio emergente, affinché una corretta pianificazione a livello politico ed economico possa trasformare tali materie in una determinante di valore, anziché in un’ipoteca sulla tanto auspicata ripresa.
Di Gregorio, A., Cavallo, A., Lanzi, C., Morrone, M., Tortora, D. (2021). Analisi del fabbisogno di materie prime critiche in Italia. La nuova sfida per le materie prime strategiche non energetiche. ESPERIENZE D'IMPRESA, 29(1), 5-42.
Analisi del fabbisogno di materie prime critiche in Italia. La nuova sfida per le materie prime strategiche non energetiche
Di Gregorio, A;Cavallo, A;Tortora, D
2021
Abstract
Partendo da un confronto con la lista 2020 Critical Raw Materials emanata dall'Unione Europea, lo studio propone un'analisi ragionata del fabbisogno di materie prime strategiche non energetiche in Italia, tenendo in considerazione i cicli produttivi in cui esse vengono impiegate e le potenzialità di sviluppo industriale. Nell’analizzare le importazioni a livello nazionale di materie prime strategiche nel periodo 2015-2020 si evidenzia una sostanziale discrepanza tra quanto ritenuto critico a livello europeo e quanto osservato come strategico per il funzionamento dell’industria nazionale. Le considerazioni esposte ed i risultati illustrati sottolineano la necessità di focalizzarsi sugli scenari di gestione delle materie prime critiche, sia per quanto riguarda la produzione di materiali, elettronica di consumo e infrastrutture richiesti dalla transizione energetica, sia con riferimento alla componente di rischio emergente, affinché una corretta pianificazione a livello politico ed economico possa trasformare tali materie in una determinante di valore, anziché in un’ipoteca sulla tanto auspicata ripresa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.