Milano è una delle città europee con il più alto tasso di invecchiamento della popolazione e negli ultimi decenni questo fenomeno è stato particolarmente accentuato. All’interno della letteratura sull’ageing è ormai consolidata la tendenza a operare una distinzione dal punto di vista analitico tra anziani e grandi anziani; rispetto alla questione abitativa tale distinzione può essere declinata nei termini di autosufficienza o meno. Bisogni, problematiche e politiche si differenziano in modo sostanziale tra questi due gruppi e nella maggior parte dei casi gli interventi tendono a polarizzarsi tra politiche abitative o in senso lato urbane (rivolte al primo gruppo) e politiche di tipo socio-assistenziale e sanitario (rivolte al secondo gruppo). Nel caso specifico di questo saggio l’attenzione sarà rivolta esclusivamente alla condizione abitativa degli anziani autosufficienti, la quale presenta di per sé notevoli elementi di complessità e anche alcune contraddizioni. In alcuni casi, infatti, gli anziani si posizionano nel mercato immobiliare nel segmento più alto, essendo proprietari di grandi case in zone centrali o semi centrali della città. Questa condizione abitativa, sebbene indicativa di una situazione di benessere, nasconde in alcuni casi stati di isolamento relazionale (come la cosiddetta sindrome dell’empy nest) o una difficile gestione economica delle spese di mantenimento. D’altra parte poi, una quota consistente di anziani vive in condizioni di degrado abitativo e sociale all’interno di quartieri di edilizia residenziale pubblica periferici e spesso inadeguati dal punto di vista strutturale. Qui l’isolamento, la scarsa accessibilità ai servizi, l’impoverimento del commercio di prossimità, la presenza di barriere architettoniche, rendono gli anziani una popolazione particolarmente vulnerabile dal punto di vista abitativo. Più la popolazione invecchia, più i bisogni abitativi tendono a farsi complessi e diversificati, e mettono in luce l’esigenza di progettare nuove politiche per l’abitare, in grado rispondere in modo adeguato alle trasformazioni sociali in atto. I processi di invecchiamento della popolazione, oltre ad avere importanti ricadute sul piano sociale ed economico, ci obbligano a ripensare al modo di abitare le città. Si tratta di interrogarsi non solo sull’adeguatezza delle case ai bisogni degli abitanti, ma anche sui criteri regolatori dell’organizzazione fisica dello spazio della vita quotidiana nei quartieri e nelle città (Innocenzo 2001). La questione abitativa degli anziani infatti non può essere declinata esclusivamente in una prospettiva di adeguamento fisico e strutturale degli alloggi, ma deve essere pensata in un’ottica più ampia, che riconosca l’abitare come un concetto processuale e complesso (Palvarini 2010), e tematizzi questioni fondamentali per i soggetti più deboli, quali l’accessibilità ai servizi di prossimità, il miglioramento della fruizione degli spazi pubblici, la costruzione di reti relazionali di vicinato. In questo senso approfondire il tema della questione abitativa della popolazione anziana a Milano fornisce un’occasione per riflettere su istanze più generali, legate alla vivibilità, o meglio all’abitabilità della città e dei suoi quartieri, siano essi centrali o periferici. La riflessione si articolerà attraverso un percorso strutturato in tre parti. La prima si concentrerà sulla condizione abitativa degli anziani a Milano, indicando soprattutto i nuovi aspetti di criticità per gli anziani residenti in città. Nella seconda parte verrà proposta un’analisi della distribuzione territoriale degli anziani nei diversi quartieri di Milano, per mettere in luce la relazione tra cambiamenti demografici e processi di sviluppo urbano. Nella terza ed ultima parte verranno evidenziate alcune politiche urbane di supporto ai nuovi bisogni abitativi degli anziani: Milano, a livello italiano, si pone infatti come uno degli esempi più interessanti di innovazione sociale applicata a questa fascia di popolazione.
Mugnano, S., Palvarini, P. (2012). Abitare in una ageing society: Nuovi bisogni per vecchi abitanti. In R. Lodigiani (a cura di), Rapporto sulla città, Milano 2012. Le generazioni che verranno sono già qui (pp. 159-178). Milano : Franco Angeli.
Abitare in una ageing society: Nuovi bisogni per vecchi abitanti
MUGNANO, SILVIA;PALVARINI, PIETRO GIUSEPPE
2012
Abstract
Milano è una delle città europee con il più alto tasso di invecchiamento della popolazione e negli ultimi decenni questo fenomeno è stato particolarmente accentuato. All’interno della letteratura sull’ageing è ormai consolidata la tendenza a operare una distinzione dal punto di vista analitico tra anziani e grandi anziani; rispetto alla questione abitativa tale distinzione può essere declinata nei termini di autosufficienza o meno. Bisogni, problematiche e politiche si differenziano in modo sostanziale tra questi due gruppi e nella maggior parte dei casi gli interventi tendono a polarizzarsi tra politiche abitative o in senso lato urbane (rivolte al primo gruppo) e politiche di tipo socio-assistenziale e sanitario (rivolte al secondo gruppo). Nel caso specifico di questo saggio l’attenzione sarà rivolta esclusivamente alla condizione abitativa degli anziani autosufficienti, la quale presenta di per sé notevoli elementi di complessità e anche alcune contraddizioni. In alcuni casi, infatti, gli anziani si posizionano nel mercato immobiliare nel segmento più alto, essendo proprietari di grandi case in zone centrali o semi centrali della città. Questa condizione abitativa, sebbene indicativa di una situazione di benessere, nasconde in alcuni casi stati di isolamento relazionale (come la cosiddetta sindrome dell’empy nest) o una difficile gestione economica delle spese di mantenimento. D’altra parte poi, una quota consistente di anziani vive in condizioni di degrado abitativo e sociale all’interno di quartieri di edilizia residenziale pubblica periferici e spesso inadeguati dal punto di vista strutturale. Qui l’isolamento, la scarsa accessibilità ai servizi, l’impoverimento del commercio di prossimità, la presenza di barriere architettoniche, rendono gli anziani una popolazione particolarmente vulnerabile dal punto di vista abitativo. Più la popolazione invecchia, più i bisogni abitativi tendono a farsi complessi e diversificati, e mettono in luce l’esigenza di progettare nuove politiche per l’abitare, in grado rispondere in modo adeguato alle trasformazioni sociali in atto. I processi di invecchiamento della popolazione, oltre ad avere importanti ricadute sul piano sociale ed economico, ci obbligano a ripensare al modo di abitare le città. Si tratta di interrogarsi non solo sull’adeguatezza delle case ai bisogni degli abitanti, ma anche sui criteri regolatori dell’organizzazione fisica dello spazio della vita quotidiana nei quartieri e nelle città (Innocenzo 2001). La questione abitativa degli anziani infatti non può essere declinata esclusivamente in una prospettiva di adeguamento fisico e strutturale degli alloggi, ma deve essere pensata in un’ottica più ampia, che riconosca l’abitare come un concetto processuale e complesso (Palvarini 2010), e tematizzi questioni fondamentali per i soggetti più deboli, quali l’accessibilità ai servizi di prossimità, il miglioramento della fruizione degli spazi pubblici, la costruzione di reti relazionali di vicinato. In questo senso approfondire il tema della questione abitativa della popolazione anziana a Milano fornisce un’occasione per riflettere su istanze più generali, legate alla vivibilità, o meglio all’abitabilità della città e dei suoi quartieri, siano essi centrali o periferici. La riflessione si articolerà attraverso un percorso strutturato in tre parti. La prima si concentrerà sulla condizione abitativa degli anziani a Milano, indicando soprattutto i nuovi aspetti di criticità per gli anziani residenti in città. Nella seconda parte verrà proposta un’analisi della distribuzione territoriale degli anziani nei diversi quartieri di Milano, per mettere in luce la relazione tra cambiamenti demografici e processi di sviluppo urbano. Nella terza ed ultima parte verranno evidenziate alcune politiche urbane di supporto ai nuovi bisogni abitativi degli anziani: Milano, a livello italiano, si pone infatti come uno degli esempi più interessanti di innovazione sociale applicata a questa fascia di popolazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.