La rete Internet esprime elevate potenzialità per i ricercatori sociali, che si apprestano a farne uso nel loro lavoro. Prima di iniziarne l’utilizzo appare tuttavia opportuno fare chiarezza su alcune questioni di ordine metodologico. Cosa significa l’uso della rete Internet nella ricerca sociale? Quale contributo conoscitivo può apportare? In quale rapporto di continuità o discontinuità si colloca con i tradizionali modi di fare di ricerca? Quali nuove sfide richiede di affrontare? Obiettivo di questo contributo è presentare alcune di queste questioni, teoriche e tecniche, senza la pretesa di offrire una soluzione a ciascuna domanda, ma piuttosto con l’intento di mettere in risalto la necessità che questi argomenti siano adeguatamente affrontati dalla comunità scientifica. Per prima cosa, vogliamo sottolineare come la ricerca che fa uso di Internet può essere collocata all’interno del filone metodologico “tradizionale”. Benché gli studi che sfruttano le potenzialità di Internet siano spesso presentati come un’assoluta novità, essi in realtà mostrano elementi di forte continuità con il passato. Di conseguenza, i ricercatori che usano la rete possono in primo luogo confrontarsi con il patrimonio conoscitivo già in possesso della disciplina. È altrettanto vero che fare ricerca utilizzando Internet richiede di fronteggiare nuove questioni. Argomenteremo dunque come siano necessarie specifiche accortezze in tutte le fasi dello studio: dall’ideazione, alla raccolta, all’analisi dei dati. Per iniziare proporremo una distinzione fra le diverse aree metodologiche che si possono riconoscere per l’uso che viene fatto della rete (ne identificheremo tre). Proveremo a ragionare sul modo in cui tutte le esperienze di ricerca che fanno uso della rete possano essere collocate in una delle tre aree proposte. Cercheremo di argomentare come ciascuna area di utilizzo della rete presenti, al contempo, elementi di continuità e di novità in confronto ai consueti ambiti della disciplina metodologica. Successivamente proporremo un approfondimento sul rapporto fra l’uso della rete nella ricerca sociale e l’analisi documentaria. Quest’ultimo è un approccio di studio che ha goduto di alterne fortune nella storia della sociologia (per una ricostruzione si veda Macdonald e Tipton 1993) e che merita oggi un rinnovato interesse: sosterremo infatti che molta parte della ricerca che fa uso di Internet altro non è che analisi dei documenti. Per finire apriremo una finestra di osservazione su alcuni documenti che si trovano in rete, in particolare i blog. La decisione di concludere con una riflessione sui blog deriva dal fatto che proprio questi “oggetti digitali” appaiono oggi utilizzati in molte esperienze di ricerca. Anche in questo caso cercheremo di fornire un’esemplificazione di come i nuovi modi di fare ricerca che fanno uso della rete Internet possano essere ricondotti nell’alveo della disciplina metodologica tradizionale e al contempo impongano di affrontare nuove questioni.
Arosio, L. (2012). Antichi strumenti per moderne navigazioni: una riflessione sulla sociologia che fa uso di Internet. In C. Cipolla, A. de Lillo, E. Ruspini (a cura di), Il sociologo, le sirene e gli avatar (pp. 19-34). Milano : FrancoAngeli.
Antichi strumenti per moderne navigazioni: una riflessione sulla sociologia che fa uso di Internet
AROSIO, LAURA
2012
Abstract
La rete Internet esprime elevate potenzialità per i ricercatori sociali, che si apprestano a farne uso nel loro lavoro. Prima di iniziarne l’utilizzo appare tuttavia opportuno fare chiarezza su alcune questioni di ordine metodologico. Cosa significa l’uso della rete Internet nella ricerca sociale? Quale contributo conoscitivo può apportare? In quale rapporto di continuità o discontinuità si colloca con i tradizionali modi di fare di ricerca? Quali nuove sfide richiede di affrontare? Obiettivo di questo contributo è presentare alcune di queste questioni, teoriche e tecniche, senza la pretesa di offrire una soluzione a ciascuna domanda, ma piuttosto con l’intento di mettere in risalto la necessità che questi argomenti siano adeguatamente affrontati dalla comunità scientifica. Per prima cosa, vogliamo sottolineare come la ricerca che fa uso di Internet può essere collocata all’interno del filone metodologico “tradizionale”. Benché gli studi che sfruttano le potenzialità di Internet siano spesso presentati come un’assoluta novità, essi in realtà mostrano elementi di forte continuità con il passato. Di conseguenza, i ricercatori che usano la rete possono in primo luogo confrontarsi con il patrimonio conoscitivo già in possesso della disciplina. È altrettanto vero che fare ricerca utilizzando Internet richiede di fronteggiare nuove questioni. Argomenteremo dunque come siano necessarie specifiche accortezze in tutte le fasi dello studio: dall’ideazione, alla raccolta, all’analisi dei dati. Per iniziare proporremo una distinzione fra le diverse aree metodologiche che si possono riconoscere per l’uso che viene fatto della rete (ne identificheremo tre). Proveremo a ragionare sul modo in cui tutte le esperienze di ricerca che fanno uso della rete possano essere collocate in una delle tre aree proposte. Cercheremo di argomentare come ciascuna area di utilizzo della rete presenti, al contempo, elementi di continuità e di novità in confronto ai consueti ambiti della disciplina metodologica. Successivamente proporremo un approfondimento sul rapporto fra l’uso della rete nella ricerca sociale e l’analisi documentaria. Quest’ultimo è un approccio di studio che ha goduto di alterne fortune nella storia della sociologia (per una ricostruzione si veda Macdonald e Tipton 1993) e che merita oggi un rinnovato interesse: sosterremo infatti che molta parte della ricerca che fa uso di Internet altro non è che analisi dei documenti. Per finire apriremo una finestra di osservazione su alcuni documenti che si trovano in rete, in particolare i blog. La decisione di concludere con una riflessione sui blog deriva dal fatto che proprio questi “oggetti digitali” appaiono oggi utilizzati in molte esperienze di ricerca. Anche in questo caso cercheremo di fornire un’esemplificazione di come i nuovi modi di fare ricerca che fanno uso della rete Internet possano essere ricondotti nell’alveo della disciplina metodologica tradizionale e al contempo impongano di affrontare nuove questioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.