Il disagio come oggetto dello sguardo pedagogico

The chapter focuses on the conditions that make the discomfort widespread, at both individual and social level, the object of the pedagogical gaze, and, therefore, on the conditions that make it possible to identify a specific "educational discomfort". A complex way of thinking about discomfort is therefore proposed, irreducible to pathological situations or social deviance; the discomfort is rather understood in its existential and formative roots, and therefore as a "learned situation". The essay concludes with a reflection on the potential and limits of the pedagogical gaze and the educational field of action on discomfort.

Il contributo si focalizza sulle condizioni che rendono il disagio diffuso, a livello sia individuale e sociale, oggetto dello sguardo pedagogico, e, quindi, sulle condizioni che rendono possibile identificare uno specifico "disagio educativo". Viene quindi proposto un modo complesso di pensare il disagio, irriducibile a situazioni patologiche o di devianza sociale; il disagio viene piuttosto inteso nelle sue radici esistenziali e formative, e quindi come "situazione appresa". Il saggio conclude con una riflessione su potenzialità e limiti dello sguardo pedagogico e del campo d'azione educativa sul disagio.