Il capitolo si occupa della richiesta di turismo per scopi medico-estetici. Da alcuni anni l’esperienza del viaggio si accompagna con sempre maggiore frequenza alla possibilità di fruire di interventi medico-chirurgici (chirurgia estetica compresa)praticati in cliniche ed ospedali ubicati in contesti esotici ed ameni: Corea del Sud, Costa Rica, Cuba, Filippine, India, Malesia, Singapore, Sudafrica, Thailandia, Turchia, Tunisia. L’idea pare vincente: coniugare uno o più interventi chirurgici (ad esempio, le proposte total body, più interventi insieme) con un decorso post-operatorio che diventa un’esperienza di vacanza di alta qualità e a prezzi anche molto contenuti. Il fascino che esercita tale proposta è innegabile: da un lato, l’investimento sul capitale fisico diventa qui una modalità di utilizzo del proprio tempo libero (il rimodellamento individuale come parte dell’esperienza di “vacanza”); dall’altro lato, la metafora del viaggio come trasformazione e cambiamento del sé è qui perfettamente incarnata. Secondo Salani (2005a), se il viaggio rappresenta un cambiamento nello spazio scenico, la possibilità per i turisti-viaggiatori di modificare i tempi, ritmi, riti della loro storia, nel turismo medico-estetico si concretizza la possibilità di combinare una metamorfosi psicologica con una trasformazione fisica. Si tratta, infine, di un’offerta inclusiva, cioè alla portata di tutti.
Ruspini, E. (2010). Salute e bellezza 'tutto compreso'. Domanda e offerta di turismo medico-estetico. In E. Marra, E. Ruspini (a cura di), Altri Turismi. Viaggi, esperienze, emozioni (pp. 149-163). Milano : FrancoAngeli.
Salute e bellezza 'tutto compreso'. Domanda e offerta di turismo medico-estetico
RUSPINI, ELISABETTA
2010
Abstract
Il capitolo si occupa della richiesta di turismo per scopi medico-estetici. Da alcuni anni l’esperienza del viaggio si accompagna con sempre maggiore frequenza alla possibilità di fruire di interventi medico-chirurgici (chirurgia estetica compresa)praticati in cliniche ed ospedali ubicati in contesti esotici ed ameni: Corea del Sud, Costa Rica, Cuba, Filippine, India, Malesia, Singapore, Sudafrica, Thailandia, Turchia, Tunisia. L’idea pare vincente: coniugare uno o più interventi chirurgici (ad esempio, le proposte total body, più interventi insieme) con un decorso post-operatorio che diventa un’esperienza di vacanza di alta qualità e a prezzi anche molto contenuti. Il fascino che esercita tale proposta è innegabile: da un lato, l’investimento sul capitale fisico diventa qui una modalità di utilizzo del proprio tempo libero (il rimodellamento individuale come parte dell’esperienza di “vacanza”); dall’altro lato, la metafora del viaggio come trasformazione e cambiamento del sé è qui perfettamente incarnata. Secondo Salani (2005a), se il viaggio rappresenta un cambiamento nello spazio scenico, la possibilità per i turisti-viaggiatori di modificare i tempi, ritmi, riti della loro storia, nel turismo medico-estetico si concretizza la possibilità di combinare una metamorfosi psicologica con una trasformazione fisica. Si tratta, infine, di un’offerta inclusiva, cioè alla portata di tutti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.