Premesse: In una società che invecchia è sempre più importante per aziende, parti sociali e governi promuovere l’occupabilità sostenibile di tutti i lavoratori. Nella letteratura internazionale, la prima definizione di occupabilità sostenibile è stata proposta da Van der Klink et al.: “Per occupabilità sostenibile si intende quanto i lavoratori, durante tutta la loro vita lavorativa, possano raggiungere condizioni di opportunità reali in termini di ampliamento delle proprie capacità, beneficiandone personalmente e restituendo prestazioni di qualità alle realtà aziendali, ora e nel futuro, salvaguardando nel contempo il proprio benessere e la propria salute” (2015). Hazelzet et al., in un lavoro di revisione della letteratura e riprendendo la definizione di van der Klink et al., hanno individuato quattro componenti chiave o aspetti che rendono un lavoratore occupato in modo sostenibile: la salute (benessere, stile di vita, vitalità), la produttività (engagement, work ability), il lavoro di valore (motivazione, competenze, conoscenze) e la prospettiva di lungo periodo (2019). In Italia, tale costrutto è ancora poco conosciuto, così come agli albori sono gli studi che si propongono di sviluppare strumenti specifici con la finalità di monitorare l’occupabilità sostenibile dei lavoratori (uno di questi strumenti è il Il MAastricht Instrument for Sustainable Employability, MAISE-NL Houkes et al. 2020, MAISE-IT Picco et al. submitted). Obiettivi: Lo studio, in collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca e INAIL, si propone di identificare, sviluppare, sperimentare e valutare un modello di occupabilità sostenibile presso un campione di imprese e definire orientamenti per l’implementazione dell’occupabilità sostenibile presso le organizzazioni. In particolare, si svilupperà uno studio quali-quantitativo finalizzato a identificare e analizzare i fattori che determinano l’occupabilità sostenibile, sviluppare un questionario per la sua misurazione e definire orientamenti per innovare l’organizzazione promuovendo l’occupabilità sostenibile. Metodi: La prima fase dello studio prevede lo sviluppo di un nuovo strumento per la valutazione dell’occupabilità sostenibile, partendo dal questionario MAISE-IT (Picco et al. submitted), già presente in italiano, ma la cui prima validazione ha permesso di evidenziare diversi punti migliorabili. Una seconda fase prevederà il reclutamento di aziende in cui verrà sperimentato il processo di valutazione e intervento dell’occupabilità sostenibile. I lavoratori apparterranno ad un gruppo di aziende con un livello di scolarità sufficientemente elevato da comprendere gli obiettivi e i materiali utilizzati nella ricerca. A livello aziendale verranno distribuiti, all’interno di uno studio longitudinale, diversi strumenti quali-quantitativi che analizzeranno i funzionamenti aziendali e dei singoli lavoratori, l’occupabilità sostenibile attraverso la compilazione di un questionario specifico, i fattori individuali e organizzativi che promuovono l’occupabilità sostenibile. I questionari e in generale il processo di valutazione saranno proposti ad un ampio numero di lavoratori e manager e la raccolta dati avverrà online attraverso l’utilizzo di Qualtrics. Al fine di garantire un numero sufficiente di partecipanti allo studio in tutte le fasi di ricerca si ipotizza di invitare a partecipare un campione iniziale di almeno 700 partecipanti. Verrà quindi avviato un processo di analisi dell’organizzazione al fine di definire possibili azioni migliorative. Principali risultati: Sulla base delle premesse teoriche, un primo risultato che ci si aspetta di conseguire, nel lavoro, riguarda lo sviluppo di una nuova versione del MAISE-IT, o di un nuovo strumento che valuti l’occupabilità sostenibile. In particolare, ci si aspetta di verificare la validità di costrutto, la validità di criterio e l’attendibilità del nuovo strumento. Inoltre, ci si aspetta che tale strumento possa mettere in luce quali siano gli aspetti su cui le aziende italiane possono intervenire per migliorare l’occupabilità sostenibile. Successivamente si vogliono generare indicazioni operative per la promozione, a livello aziendale, dell’occupabilità sostenibile ed eventuali linee di intervento.
Picco, E., Grosso, F., Badellino, E., Pistagni, R., Colagiacomo, C., Calicchia, S., et al. (2021). Valutazione e sviluppo dell’occupabilità sostenibile in Italia. Intervento presentato a: VII Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana per gli Studi sulla Qualità della Vita "Qualità della vita: ripartire dai territori" 22-24 Aprile 2021, Online.
Valutazione e sviluppo dell’occupabilità sostenibile in Italia
Eleonora Picco;Massimo Miglioretti
2021
Abstract
Premesse: In una società che invecchia è sempre più importante per aziende, parti sociali e governi promuovere l’occupabilità sostenibile di tutti i lavoratori. Nella letteratura internazionale, la prima definizione di occupabilità sostenibile è stata proposta da Van der Klink et al.: “Per occupabilità sostenibile si intende quanto i lavoratori, durante tutta la loro vita lavorativa, possano raggiungere condizioni di opportunità reali in termini di ampliamento delle proprie capacità, beneficiandone personalmente e restituendo prestazioni di qualità alle realtà aziendali, ora e nel futuro, salvaguardando nel contempo il proprio benessere e la propria salute” (2015). Hazelzet et al., in un lavoro di revisione della letteratura e riprendendo la definizione di van der Klink et al., hanno individuato quattro componenti chiave o aspetti che rendono un lavoratore occupato in modo sostenibile: la salute (benessere, stile di vita, vitalità), la produttività (engagement, work ability), il lavoro di valore (motivazione, competenze, conoscenze) e la prospettiva di lungo periodo (2019). In Italia, tale costrutto è ancora poco conosciuto, così come agli albori sono gli studi che si propongono di sviluppare strumenti specifici con la finalità di monitorare l’occupabilità sostenibile dei lavoratori (uno di questi strumenti è il Il MAastricht Instrument for Sustainable Employability, MAISE-NL Houkes et al. 2020, MAISE-IT Picco et al. submitted). Obiettivi: Lo studio, in collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca e INAIL, si propone di identificare, sviluppare, sperimentare e valutare un modello di occupabilità sostenibile presso un campione di imprese e definire orientamenti per l’implementazione dell’occupabilità sostenibile presso le organizzazioni. In particolare, si svilupperà uno studio quali-quantitativo finalizzato a identificare e analizzare i fattori che determinano l’occupabilità sostenibile, sviluppare un questionario per la sua misurazione e definire orientamenti per innovare l’organizzazione promuovendo l’occupabilità sostenibile. Metodi: La prima fase dello studio prevede lo sviluppo di un nuovo strumento per la valutazione dell’occupabilità sostenibile, partendo dal questionario MAISE-IT (Picco et al. submitted), già presente in italiano, ma la cui prima validazione ha permesso di evidenziare diversi punti migliorabili. Una seconda fase prevederà il reclutamento di aziende in cui verrà sperimentato il processo di valutazione e intervento dell’occupabilità sostenibile. I lavoratori apparterranno ad un gruppo di aziende con un livello di scolarità sufficientemente elevato da comprendere gli obiettivi e i materiali utilizzati nella ricerca. A livello aziendale verranno distribuiti, all’interno di uno studio longitudinale, diversi strumenti quali-quantitativi che analizzeranno i funzionamenti aziendali e dei singoli lavoratori, l’occupabilità sostenibile attraverso la compilazione di un questionario specifico, i fattori individuali e organizzativi che promuovono l’occupabilità sostenibile. I questionari e in generale il processo di valutazione saranno proposti ad un ampio numero di lavoratori e manager e la raccolta dati avverrà online attraverso l’utilizzo di Qualtrics. Al fine di garantire un numero sufficiente di partecipanti allo studio in tutte le fasi di ricerca si ipotizza di invitare a partecipare un campione iniziale di almeno 700 partecipanti. Verrà quindi avviato un processo di analisi dell’organizzazione al fine di definire possibili azioni migliorative. Principali risultati: Sulla base delle premesse teoriche, un primo risultato che ci si aspetta di conseguire, nel lavoro, riguarda lo sviluppo di una nuova versione del MAISE-IT, o di un nuovo strumento che valuti l’occupabilità sostenibile. In particolare, ci si aspetta di verificare la validità di costrutto, la validità di criterio e l’attendibilità del nuovo strumento. Inoltre, ci si aspetta che tale strumento possa mettere in luce quali siano gli aspetti su cui le aziende italiane possono intervenire per migliorare l’occupabilità sostenibile. Successivamente si vogliono generare indicazioni operative per la promozione, a livello aziendale, dell’occupabilità sostenibile ed eventuali linee di intervento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.