Il presente caso studio, posizionandosi all’interno del più ampio progetto “JASMINN” coordinato da INRAE, prende in esame le cascine e i territori agricoli del periurbano milanese. In queste aree, infatti, un particolare aspetto degli impatti delle politiche per la salvaguardia del patrimonio rurale può essere ricondotto all’evoluzione dei contratti di affittanza agraria messi in atto dai maggiori proprietari di terreni pubblici: in questo caso Comune di Milano e Fondazione Sviluppo Ca’ Granda (ospedale maggiore di Milano). L’aspetto centrale di questi nuovi contratti è la presa in carico dei conduttori della manutenzione straordinaria - oltre che ordinaria - degli edifici rurali storici. Ciò che questa ricerca intende indagare è dunque come il cambiamento del modello di contratto agrario, inserito nel contesto più ampio delle attuali politiche di salvaguardia territoriale (avvento di Expo, la nascita dell’assessorato all’agricoltura etc) ha avuto ripercussioni sulla figura dell’agricoltore: quali strategie sono state messe in atto a fronte di questi mutamenti, quali leve di innovazione si possono individuare e quali invece sono emersi come fattori di ostacolo nella messa in opera di tali strumenti, con un occhio di riguardo verso i meccanismi di giustizia sociale. Per fare questo è stata predisposta una metodologia di ricerca composta da 30 interviste in profondità, semistrutturate, rivolte a 20 agricoltori del periurbano(10 affittuari di Ospedale Maggiore e 10 del Comune) e a 10 funzionari rappresentativi degli enti pubblici di proprietà fondiaria ed enti paesaggistici quali i parchi agricoli del periurbano.
Colli, E., Branduini, P. (2020). Comment entretenir le bâti agricole patrimonial? Innovations contractuelles sur les terres publiques à Milan. In C. Perrin, Nougarèdes B. (a cura di), Le foncier agricole dans une société urbaine. Innovations et enjeux de justice (pp. 255-286). Cardère.
Comment entretenir le bâti agricole patrimonial? Innovations contractuelles sur les terres publiques à Milan
Colli, E
;
2020
Abstract
Il presente caso studio, posizionandosi all’interno del più ampio progetto “JASMINN” coordinato da INRAE, prende in esame le cascine e i territori agricoli del periurbano milanese. In queste aree, infatti, un particolare aspetto degli impatti delle politiche per la salvaguardia del patrimonio rurale può essere ricondotto all’evoluzione dei contratti di affittanza agraria messi in atto dai maggiori proprietari di terreni pubblici: in questo caso Comune di Milano e Fondazione Sviluppo Ca’ Granda (ospedale maggiore di Milano). L’aspetto centrale di questi nuovi contratti è la presa in carico dei conduttori della manutenzione straordinaria - oltre che ordinaria - degli edifici rurali storici. Ciò che questa ricerca intende indagare è dunque come il cambiamento del modello di contratto agrario, inserito nel contesto più ampio delle attuali politiche di salvaguardia territoriale (avvento di Expo, la nascita dell’assessorato all’agricoltura etc) ha avuto ripercussioni sulla figura dell’agricoltore: quali strategie sono state messe in atto a fronte di questi mutamenti, quali leve di innovazione si possono individuare e quali invece sono emersi come fattori di ostacolo nella messa in opera di tali strumenti, con un occhio di riguardo verso i meccanismi di giustizia sociale. Per fare questo è stata predisposta una metodologia di ricerca composta da 30 interviste in profondità, semistrutturate, rivolte a 20 agricoltori del periurbano(10 affittuari di Ospedale Maggiore e 10 del Comune) e a 10 funzionari rappresentativi degli enti pubblici di proprietà fondiaria ed enti paesaggistici quali i parchi agricoli del periurbano.File | Dimensione | Formato | |
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