L’articolo si propone di diffondere l’utilizzo della ricerca-azione nel contesto bibliotecario, illustrando il metodo e le sue applicazioni nelle biblioteche e presentando un caso significativo. La ricerca-azione, ideata negli anni Cinquanta, si è diffusa nell’ambito delle scienze dell’informazione a partire dagli anni Novanta con risultati interessanti per i cambiamenti promossi nelle persone e nelle organizzazioni coinvolte. Il metodo prevede il coinvolgimento di un gruppo di persone coordinate da un ricercatore e l’analisi del problema è funzionale alla realizzazione di interventi migliorativi, in un processo ricorsivo di riflessione, azione, valutazione e condivisione dei risultati. L’applicazione della ricerca-azione nella Biblioteca di Ateneo di Milano-Bicocca appare significativa per diversi aspetti: la crescita della motivazione e della consapevolezza del gruppo di lavoro che aveva il compito di migliorare la percezione dei servizi bibliotecari; l’utilizzo complementare di metodi quantitativi e qualitativi della ricerca per analizzare l’uso dei servizi e la soddisfazione degli utenti; la realizzazione di molti interventi coerenti con gli esiti delle indagini e mirati a incrementare l’uso dei servizi e la qualità percepita; il lavoro di riflessione su di sé e sul contesto organizzativo, di benchmarking con altre biblioteche universitarie e di valutazione delle attività realizzate nell’ottica del miglioramento continuo; la condivisione interna e la diffusione esterna del progetto a beneficio di bibliotecari, utenti e ricercatori.
Moroni, I. (2011). La ricerca-azione in biblioteca: il metodo, le esperienze e un caso significativo. JLIS.IT, 2(2), 1-25 [10.4403/jlis.it-4702].
La ricerca-azione in biblioteca: il metodo, le esperienze e un caso significativo
MORONI, ILARIA
2011
Abstract
L’articolo si propone di diffondere l’utilizzo della ricerca-azione nel contesto bibliotecario, illustrando il metodo e le sue applicazioni nelle biblioteche e presentando un caso significativo. La ricerca-azione, ideata negli anni Cinquanta, si è diffusa nell’ambito delle scienze dell’informazione a partire dagli anni Novanta con risultati interessanti per i cambiamenti promossi nelle persone e nelle organizzazioni coinvolte. Il metodo prevede il coinvolgimento di un gruppo di persone coordinate da un ricercatore e l’analisi del problema è funzionale alla realizzazione di interventi migliorativi, in un processo ricorsivo di riflessione, azione, valutazione e condivisione dei risultati. L’applicazione della ricerca-azione nella Biblioteca di Ateneo di Milano-Bicocca appare significativa per diversi aspetti: la crescita della motivazione e della consapevolezza del gruppo di lavoro che aveva il compito di migliorare la percezione dei servizi bibliotecari; l’utilizzo complementare di metodi quantitativi e qualitativi della ricerca per analizzare l’uso dei servizi e la soddisfazione degli utenti; la realizzazione di molti interventi coerenti con gli esiti delle indagini e mirati a incrementare l’uso dei servizi e la qualità percepita; il lavoro di riflessione su di sé e sul contesto organizzativo, di benchmarking con altre biblioteche universitarie e di valutazione delle attività realizzate nell’ottica del miglioramento continuo; la condivisione interna e la diffusione esterna del progetto a beneficio di bibliotecari, utenti e ricercatori.File | Dimensione | Formato | |
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