Nel contributo vengono analizzate le specificità del controllo di gestione che emergono quando le attività territoriali sono strettamente interconnesse all’attività ospedaliera nell’ambito di una sola unità aziendale quale è l’azienda sanitaria locale con presidio ospedaliero. Per questo motivo di seguito si prenderanno in esame: - la struttura organizzativa di un Asl con presidio ospedaliero, al fine di individuare un piano dei centri di responsabilità che sia per l’attività territoriale e l’attività ospedaliera omogeneo a quanto già analizzato nel piano dei centri di responsabilità implementato nelle ASL e nelle AO, ma che faccia emergere i centri di responsabilità comuni alle attività ospedaliere e territoriale, tipici dell’Asl con presidi ospedalieri; - il piano dei conti di contabilità analitica ed il piano dei codici di budget che, oltre ai conti ed ai codici tipici dell’attività territoriale ed ospedaliera, devono evidenziare i conti e codici di budget relativi agli scambi intercompany fra ospedale e attività territoriale; - i criteri di ribaltamento specifici per i centri comuni sia all’attività ospedaliera sia all’attività territoriali, al fine di distinguere e far emergere centri comuni alla sola attività ospedaliera e alla sola attività territoriale; ad esempio il centro comune direzione strategica viene scisso in due centri direzione strategica attività ospedaliera e direzione strategica attività territoriale; - il processo di consolidamento, volto ad eliminare le poste intercompany fra attività ospedaliera e attività territoriale; - il sistema di reporting distinto in: o reporting consolidato dell’Asl con presidio ospedaliero o reporting della sola attività territoriale o reporting della sola attività ospedaliera. Emerge pertanto che chi volesse trarre delle indicazioni per l’attuazione del controllo di gestione nell’Asl con presidio ospedaliero deve in via preliminare, analizzare necessariamente quanto precedentemente scritto sul controllo di gestione dell’Asl territoriale e sul controllo di gestione dell’azienda ospedaliera, oltre a quanto verrà descritto nel presente capitolo. Queste precisazione stanno a dimostrare come il controllo di gestione sia sempre più complesso quando molteplici e differenziate attività di natura sanitarie vengono accorpate nell’ambito di un’unica entità aziendale. La particolare complessità nelle Asl con presidi ospedalieri è ulteriormente acuita dalle rilevanti dimensioni che alcune Asl assumono nell’ambito di alcune regioni, basta a tal fine ricordare la Asl di Napoli 1 che rappresenta una realtà dimensionale a volte superiore alle maggiori corporation americane; ed ancora, in una regione quale la Regione Lombardia, ove si realizza circa il 21 % del Prodotto Interno Lordo nazionale e si concentra circa un quarto del numero di società di capitali operative dell’intero territorio nazionale, le aziende sanitarie, in particolare quelle ospedaliere, sono in molti contesti provinciali le organizzazioni di maggiori dimensioni in termini di numero di addetti. E’ indubbio che tale concentrazione di risorse umane in un’unica realtà aziendale comporta un elemento di complessità notevole che condiziona fortemente la governabilità delle stesse aziende ospedaliere ed il raggiungimento dei livelli di efficacia ed efficienza che il processo di aziendalizzazione dell’intero sistema sanitario nazionale pubblico auspicava. Pur in contesti aziendali così complessi e particolari, si stanno avviando e sperimentando modalità di gestione particolare (quali ad esempio le società miste pubblico-privato, le fondazioni, ecc.) per cercare di rendere tali aziende il più flessibili possibili dal punto di vista organizzativo, e per porre in tal modo le condizioni per un recupero in termini di efficacia ed efficienza focalizzando l’attenzione alle attività del core business aziendale. L’elevata dimensione aziendale e le molteplici e differenziate attività di natura sanitaria sono una combinazione esplosiva che rende estremamente arduo il controllo di gestione soprattutto nelle Asl con attività territoriale e presidi ospedalieri.

Saracino, P. (2010). L'implementazione del controllo di gestione nelle ASL territoriali con presidi ospedalieri (Cap. 5). In La pianificazione strategica e il controllo di gestione nella sanità (pp. 307-416). Milano : Gruppo24PRE.

L'implementazione del controllo di gestione nelle ASL territoriali con presidi ospedalieri (Cap. 5)

SARACINO, PAOLA
2010

Abstract

Nel contributo vengono analizzate le specificità del controllo di gestione che emergono quando le attività territoriali sono strettamente interconnesse all’attività ospedaliera nell’ambito di una sola unità aziendale quale è l’azienda sanitaria locale con presidio ospedaliero. Per questo motivo di seguito si prenderanno in esame: - la struttura organizzativa di un Asl con presidio ospedaliero, al fine di individuare un piano dei centri di responsabilità che sia per l’attività territoriale e l’attività ospedaliera omogeneo a quanto già analizzato nel piano dei centri di responsabilità implementato nelle ASL e nelle AO, ma che faccia emergere i centri di responsabilità comuni alle attività ospedaliere e territoriale, tipici dell’Asl con presidi ospedalieri; - il piano dei conti di contabilità analitica ed il piano dei codici di budget che, oltre ai conti ed ai codici tipici dell’attività territoriale ed ospedaliera, devono evidenziare i conti e codici di budget relativi agli scambi intercompany fra ospedale e attività territoriale; - i criteri di ribaltamento specifici per i centri comuni sia all’attività ospedaliera sia all’attività territoriali, al fine di distinguere e far emergere centri comuni alla sola attività ospedaliera e alla sola attività territoriale; ad esempio il centro comune direzione strategica viene scisso in due centri direzione strategica attività ospedaliera e direzione strategica attività territoriale; - il processo di consolidamento, volto ad eliminare le poste intercompany fra attività ospedaliera e attività territoriale; - il sistema di reporting distinto in: o reporting consolidato dell’Asl con presidio ospedaliero o reporting della sola attività territoriale o reporting della sola attività ospedaliera. Emerge pertanto che chi volesse trarre delle indicazioni per l’attuazione del controllo di gestione nell’Asl con presidio ospedaliero deve in via preliminare, analizzare necessariamente quanto precedentemente scritto sul controllo di gestione dell’Asl territoriale e sul controllo di gestione dell’azienda ospedaliera, oltre a quanto verrà descritto nel presente capitolo. Queste precisazione stanno a dimostrare come il controllo di gestione sia sempre più complesso quando molteplici e differenziate attività di natura sanitarie vengono accorpate nell’ambito di un’unica entità aziendale. La particolare complessità nelle Asl con presidi ospedalieri è ulteriormente acuita dalle rilevanti dimensioni che alcune Asl assumono nell’ambito di alcune regioni, basta a tal fine ricordare la Asl di Napoli 1 che rappresenta una realtà dimensionale a volte superiore alle maggiori corporation americane; ed ancora, in una regione quale la Regione Lombardia, ove si realizza circa il 21 % del Prodotto Interno Lordo nazionale e si concentra circa un quarto del numero di società di capitali operative dell’intero territorio nazionale, le aziende sanitarie, in particolare quelle ospedaliere, sono in molti contesti provinciali le organizzazioni di maggiori dimensioni in termini di numero di addetti. E’ indubbio che tale concentrazione di risorse umane in un’unica realtà aziendale comporta un elemento di complessità notevole che condiziona fortemente la governabilità delle stesse aziende ospedaliere ed il raggiungimento dei livelli di efficacia ed efficienza che il processo di aziendalizzazione dell’intero sistema sanitario nazionale pubblico auspicava. Pur in contesti aziendali così complessi e particolari, si stanno avviando e sperimentando modalità di gestione particolare (quali ad esempio le società miste pubblico-privato, le fondazioni, ecc.) per cercare di rendere tali aziende il più flessibili possibili dal punto di vista organizzativo, e per porre in tal modo le condizioni per un recupero in termini di efficacia ed efficienza focalizzando l’attenzione alle attività del core business aziendale. L’elevata dimensione aziendale e le molteplici e differenziate attività di natura sanitaria sono una combinazione esplosiva che rende estremamente arduo il controllo di gestione soprattutto nelle Asl con attività territoriale e presidi ospedalieri.
Capitolo o saggio
qualità, controllo di gestione, sanità
Italian
La pianificazione strategica e il controllo di gestione nella sanità
lug-2010
978-88-324-7653-8
Gruppo24PRE
307
416
Saracino, P. (2010). L'implementazione del controllo di gestione nelle ASL territoriali con presidi ospedalieri (Cap. 5). In La pianificazione strategica e il controllo di gestione nella sanità (pp. 307-416). Milano : Gruppo24PRE.
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