Indagare il mistero dell’infanzia a partire dalla sapienza filosofica e del sacro è un diverso modo di fare una ricerca scientificamente fondata in ambito pedagogico. Se si applica una costante osservazione del mondo infantile a uno studio di autori che hanno pensato l’infanzia a partire da una prospettiva non accanita sul razionalismo, ma sensibile alla dimensione immaginativa come facoltà conoscitiva per eccellenza (Buber, 1979; Florenskij, 2015; Jousse, 1979; Durand, 1995, 1999; Bachelard, 1993; Wunemburger, 1999, 2007; Hillman, 1988, 1999; Jung, 1997; Zolla, 1994), è possibile pensare scientificamente il bambino attraverso uno studio dei testi antichi, che le tradizioni ci hanno consegnato, come una lettura del trattato Nidda del Talmud babilonese.
Antonacci, F. (2018). La conoscenza embrionale. Il bambino, la luce, il mistero. In A. Colimberti (a cura di), Religione e religioni. L'essenza e il mistero (pp. 11-26). Roma : Simmetria.
La conoscenza embrionale. Il bambino, la luce, il mistero
Antonacci, F
2018
Abstract
Indagare il mistero dell’infanzia a partire dalla sapienza filosofica e del sacro è un diverso modo di fare una ricerca scientificamente fondata in ambito pedagogico. Se si applica una costante osservazione del mondo infantile a uno studio di autori che hanno pensato l’infanzia a partire da una prospettiva non accanita sul razionalismo, ma sensibile alla dimensione immaginativa come facoltà conoscitiva per eccellenza (Buber, 1979; Florenskij, 2015; Jousse, 1979; Durand, 1995, 1999; Bachelard, 1993; Wunemburger, 1999, 2007; Hillman, 1988, 1999; Jung, 1997; Zolla, 1994), è possibile pensare scientificamente il bambino attraverso uno studio dei testi antichi, che le tradizioni ci hanno consegnato, come una lettura del trattato Nidda del Talmud babilonese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.