Studiare il fenomeno delle migrazioni dall’Africa Occidentale verso l’Europa implica la comprensione dei profili delle diverse popolazioni attualmente in movimento. Molte ricerche sul benessere e la salute dei migranti sono state finora condotte su popolazioni che, con successo, hanno raggiunto i paesi di destinazione. Al contrario, le esperienze e l’impatto in termini psicologici di coloro che falliscono nel progetto migratorio sono un tema ancora poco indagato ma di grande rilevanza. Il presente studio quali-quantitativo ha come obiettivo l'analisi del materiale narrativo, raccolto attraverso interviste in profondità, in un campione di migranti di ritorno (n=477) ospitati nei campi profughi della regione di Agadez e Niamey (Niger). Seguendo un approccio pragmatista, l’analisi matematica dei dati testuali ha permesso l’indagine di tre aree di interesse: 1) ragioni che hanno spinto i partecipanti a partire (push-factor), 2) ricadute del viaggio in termini di benessere soggettivo e 3) aspettative di realizzazione personale legate al ritorno nei paesi di origine. L'analisi tematica gerarchica rivela due dimensioni principali (fattori personali e fattori socio-strutturali) e sette temi di secondo-ordine che descrivono le motivazioni a lasciare il proprio paese. L’analisi delle corrispondenze mostra come le narrazioni legate al fallimento del progetto migratorio siano spesso legate alle dimensioni di crescita personale e di creazione di nuove opportunità. Al contrario, esperienze di deprivazione e trauma risultano essere associate a sofferenza e maggiori difficoltà legate al ritorno. La validità ecologica dello studio è discussa in termini di pratiche di intervento nei contesti di crisi ed emergenza migratoria.
Veronese, G., Pepe, A., Sala, G., Addimando, L., Vigliaroni, M. (2018). “C’è il paradiso lì, l’ho visto in televisione”: benessere psicologico e aspettative personali in un campione di migranti di ritorno nell’Africa Occidentale. Intervento presentato a: 11° Giornate Nazionali di Psicologia Positiva – Bari, 15-16 giugno 2018, Bari.
“C’è il paradiso lì, l’ho visto in televisione”: benessere psicologico e aspettative personali in un campione di migranti di ritorno nell’Africa Occidentale
Veronese, G;Pepe, A;Addimando, L;
2018
Abstract
Studiare il fenomeno delle migrazioni dall’Africa Occidentale verso l’Europa implica la comprensione dei profili delle diverse popolazioni attualmente in movimento. Molte ricerche sul benessere e la salute dei migranti sono state finora condotte su popolazioni che, con successo, hanno raggiunto i paesi di destinazione. Al contrario, le esperienze e l’impatto in termini psicologici di coloro che falliscono nel progetto migratorio sono un tema ancora poco indagato ma di grande rilevanza. Il presente studio quali-quantitativo ha come obiettivo l'analisi del materiale narrativo, raccolto attraverso interviste in profondità, in un campione di migranti di ritorno (n=477) ospitati nei campi profughi della regione di Agadez e Niamey (Niger). Seguendo un approccio pragmatista, l’analisi matematica dei dati testuali ha permesso l’indagine di tre aree di interesse: 1) ragioni che hanno spinto i partecipanti a partire (push-factor), 2) ricadute del viaggio in termini di benessere soggettivo e 3) aspettative di realizzazione personale legate al ritorno nei paesi di origine. L'analisi tematica gerarchica rivela due dimensioni principali (fattori personali e fattori socio-strutturali) e sette temi di secondo-ordine che descrivono le motivazioni a lasciare il proprio paese. L’analisi delle corrispondenze mostra come le narrazioni legate al fallimento del progetto migratorio siano spesso legate alle dimensioni di crescita personale e di creazione di nuove opportunità. Al contrario, esperienze di deprivazione e trauma risultano essere associate a sofferenza e maggiori difficoltà legate al ritorno. La validità ecologica dello studio è discussa in termini di pratiche di intervento nei contesti di crisi ed emergenza migratoria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.