Un limite della discussione sui beni comuni di casa nostra è l’assumere in modo apodittico e senza alcuna giustificazione che i “beni comuni” abbiano di per sé valore normativo in grado di guidare l’azione politica. Tale limite è talvolta voluto, poiché non si vogliono ingabbiare i beni comuni in un’analisi che ne delimiti il campo, anche a costo di rinunciare alla giustificazione delle politiche in loro favore. Al contrario questo volume muove alcuni passi decisi in direzione di una giustificazione normativa dei beni comuni; il saggio che conclude la prima parte del libro, a cura di Stefania Ottone e Lorenzo Sacconi, riflette proprio sul rapporto esistente tra beni comuni, economia comportamentale e istituzioni.
Ottone, S., Sacconi, L. (2015). Beni comuni, economia comportamentale ed istituzioni. In Beni comuni e cooperazione: una prospettiva etica, economica e giuridica (pp. 142-168). Il mulino (Bologna) [10.1401/9788815322692/c6].
Beni comuni, economia comportamentale ed istituzioni
Ottone, S;SACCONI, LORENZO
2015
Abstract
Un limite della discussione sui beni comuni di casa nostra è l’assumere in modo apodittico e senza alcuna giustificazione che i “beni comuni” abbiano di per sé valore normativo in grado di guidare l’azione politica. Tale limite è talvolta voluto, poiché non si vogliono ingabbiare i beni comuni in un’analisi che ne delimiti il campo, anche a costo di rinunciare alla giustificazione delle politiche in loro favore. Al contrario questo volume muove alcuni passi decisi in direzione di una giustificazione normativa dei beni comuni; il saggio che conclude la prima parte del libro, a cura di Stefania Ottone e Lorenzo Sacconi, riflette proprio sul rapporto esistente tra beni comuni, economia comportamentale e istituzioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.