Il saggio si propone di esplorare la materia del gioco, mediata dalla sua rappresentazione artistica. Il gioco infatti è l'attività principale di una attitudine infante e giocare non è solo un'attività, ma una condizione originaria: una modalità dell'essere propria del bambino che normalmente viene perduta col passaggio all'età adulta e attiene alla capacità di vedere nelle cose e nel mondo le loro potenzialità inespresse, tutto il loro "possibile", che viene perduto in una postura letterale, funzionale e adultizzante. In questo senso il gioco e la produzione artistica fanno parte di un comune bacino di esperienze che Huizinga definisce ludiche. Nel corso del saggio viene presentata la portata simbolica e amplificante di una postura ludica grazie all'esempio del ciclo di Anna del pittore Carlo Mattioli. La sua operatività può divenire veicolo di formazione a un'idea di gioco e di bambino più profonda e complessificante, aiutando anche gli operatori del settore a "crescere" come bambini.
Antonacci, F. (2017). Comprendere l’infanzia attraverso il gioco dell’arte. In A. Bondioli, D. Savio (a cura di), Crescere bambini. Immagini d’infanzia in educazione e formazione degli adulti (pp. 139-156). Azzano San Paolo, BG, Italy : Junior.
Comprendere l’infanzia attraverso il gioco dell’arte
ANTONACCI, FRANCESCA
2017
Abstract
Il saggio si propone di esplorare la materia del gioco, mediata dalla sua rappresentazione artistica. Il gioco infatti è l'attività principale di una attitudine infante e giocare non è solo un'attività, ma una condizione originaria: una modalità dell'essere propria del bambino che normalmente viene perduta col passaggio all'età adulta e attiene alla capacità di vedere nelle cose e nel mondo le loro potenzialità inespresse, tutto il loro "possibile", che viene perduto in una postura letterale, funzionale e adultizzante. In questo senso il gioco e la produzione artistica fanno parte di un comune bacino di esperienze che Huizinga definisce ludiche. Nel corso del saggio viene presentata la portata simbolica e amplificante di una postura ludica grazie all'esempio del ciclo di Anna del pittore Carlo Mattioli. La sua operatività può divenire veicolo di formazione a un'idea di gioco e di bambino più profonda e complessificante, aiutando anche gli operatori del settore a "crescere" come bambini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.