Il capitolo si inserisce nell'ambito di una ampia ricerca PRIN di un'unità coordinata dall'autore sull'uso della lingua negli atti e nella comunicazione dei poteri pubblici italiani, in particolare nella parte dedicata all'uso delle lingue nelle amministrazioni con minoranze linguistiche e stranieri. Si delinea il quadro giuridico generale su lingua e stranieri e si fanno riflessioni generali di antropologia giuridica e di tipo interdisciplinare sullo straniero e sull'uso della lingua, mettendo in evidenza l'incontro-scontro di prospettive diverse tra l'uso della lingua da parte dei pubblici poteri e l'uso della lingua da parte dello straniero. Si evidenzia come gli obblighi di traduzione dei provvedimenti concernenti l'ingresso, il soggiorno, l'allontanamento e il trattenimento degli stranieri costituiscono presupposti inderogabili per consentire allo straniero di esercitare il suo diritto fondamentale alla difesa., Infine si delinea il problematico rapporto che nelle norme, nella giurisprudenza e nella prassi sussiste tra l'uso della lingua ed effettivo accesso dello straniero al diritto di asilo, con particolare riguardo alle varie fasi delle procedure amministrative e giudiziarie
Bonetti, P. (2016). L’uso della lingua negli atti concernenti l’ingresso, il soggiorno e l’allontanamento degli stranieri e nell’accesso al diritto di asilo. In P. Bonetti (a cura di), L'uso della lingua negli atti e nella comunicazione dei poteri pubblici italiani (pp. 571-623). Giappichelli.
L’uso della lingua negli atti concernenti l’ingresso, il soggiorno e l’allontanamento degli stranieri e nell’accesso al diritto di asilo
BONETTI, PAOLO
2016
Abstract
Il capitolo si inserisce nell'ambito di una ampia ricerca PRIN di un'unità coordinata dall'autore sull'uso della lingua negli atti e nella comunicazione dei poteri pubblici italiani, in particolare nella parte dedicata all'uso delle lingue nelle amministrazioni con minoranze linguistiche e stranieri. Si delinea il quadro giuridico generale su lingua e stranieri e si fanno riflessioni generali di antropologia giuridica e di tipo interdisciplinare sullo straniero e sull'uso della lingua, mettendo in evidenza l'incontro-scontro di prospettive diverse tra l'uso della lingua da parte dei pubblici poteri e l'uso della lingua da parte dello straniero. Si evidenzia come gli obblighi di traduzione dei provvedimenti concernenti l'ingresso, il soggiorno, l'allontanamento e il trattenimento degli stranieri costituiscono presupposti inderogabili per consentire allo straniero di esercitare il suo diritto fondamentale alla difesa., Infine si delinea il problematico rapporto che nelle norme, nella giurisprudenza e nella prassi sussiste tra l'uso della lingua ed effettivo accesso dello straniero al diritto di asilo, con particolare riguardo alle varie fasi delle procedure amministrative e giudiziarieFile | Dimensione | Formato | |
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L'uso della lingua (2016) cap. Bonetti [571-624].pdf
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