Il contributo analizza la scrittura simbolica di Hetty Hillesum come pratica pedagogica e la connette all'esperienza esistenziale dell'autrice che ha a lungo riflettuto sul significato della sofferenza e dell'elaborazione del dolore umano. Attraverso un'analisi dei suoi testi e delle letture critiche il testo indaga la necessità di dar forma a un linguaggio poetico capace di farsi azione pedagogica trasformativa attraverso il ricorso a una parola spoglia, pre-disciplinare, capace di sprigionare la sua essenza sorgiva grazie al lavoro interiore sul proprio desiderio. Il testo riflette sulle potenzialità pedagogiche di un linguaggio improntato alla leggerezza, in senso calviniano, e sulla sua attualità,come possibilità esistenziale di cui ogni educatore può nutrirsi per creare una pratica educativa come dono.
ULIVIERI STIOZZI RIDOLFI, S. (2005). Il diario di Etty Hillesum (1941-1943). In M. Barioglio, P. Mottana (a cura di), Mentori immaginali (pp. 38-69). Bergamo : Moretti&Vitali.
Il diario di Etty Hillesum (1941-1943)
ULIVIERI STIOZZI RIDOLFI, STEFANIA
2005
Abstract
Il contributo analizza la scrittura simbolica di Hetty Hillesum come pratica pedagogica e la connette all'esperienza esistenziale dell'autrice che ha a lungo riflettuto sul significato della sofferenza e dell'elaborazione del dolore umano. Attraverso un'analisi dei suoi testi e delle letture critiche il testo indaga la necessità di dar forma a un linguaggio poetico capace di farsi azione pedagogica trasformativa attraverso il ricorso a una parola spoglia, pre-disciplinare, capace di sprigionare la sua essenza sorgiva grazie al lavoro interiore sul proprio desiderio. Il testo riflette sulle potenzialità pedagogiche di un linguaggio improntato alla leggerezza, in senso calviniano, e sulla sua attualità,come possibilità esistenziale di cui ogni educatore può nutrirsi per creare una pratica educativa come dono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.