Il contributo ripercorre la storia e l’evoluzione della contrapposizione, ricorrente nel pensiero giuridico, tra diritto naturale e diritto positivo, attraverso gli autori che hanno caratterizzato, con i loro contributi, questa fondamentale distinzione, propria della tradizione giuridica occidentale. Dopo aver riproposto i caratteri salienti dell’età della codificazione del XIX secolo, il saggio si sofferma sulle ragioni delle diverse “rinascite”del giusnaturalismo, con particolare attenzione alla rinascita avvenuta all’indomani della Seconda Guerra mondiale. Il testo mette in evidenza le criticità, sul piano teorico non meno che sul piano pratico-politico, che fanno ritenere non più percorribile la strada del diritto naturale. In particolare, sono posti in evidenza gli argomenti a sostegno della separazione tra diritto e morale, sia sul piano della definizione del diritto, sia sul piano della definizione del metodo giuridico. La prospettiva privilegiata è quella di un positivismo giuridico rivisitato, che fa tutt’uno con l’opzione e l’impegno per un diritto positivo non sopraffatto dalla scelta, in relazione alle materie più sensibili, di un’unica morale sostanziale di riferimento. Il saggio si conclude con il riferimento al dibattito sulla famiglia e sulle questioni bioetiche come nuovi emblematici contesti nei quali si va riproponendo oggi la contrapposizione tra seguaci e critici del diritto naturale.
Borsellino, P. (2010). Diritto naturale e diritto positivo. Le origini e gli sviluppi. In A. Bonomi, N. Pasini, S. Bertolino (a cura di), Struttura della società. valori e poltica (pp. 8-29). Torino : UTET.
Diritto naturale e diritto positivo. Le origini e gli sviluppi
BORSELLINO, PATRIZIA
2010
Abstract
Il contributo ripercorre la storia e l’evoluzione della contrapposizione, ricorrente nel pensiero giuridico, tra diritto naturale e diritto positivo, attraverso gli autori che hanno caratterizzato, con i loro contributi, questa fondamentale distinzione, propria della tradizione giuridica occidentale. Dopo aver riproposto i caratteri salienti dell’età della codificazione del XIX secolo, il saggio si sofferma sulle ragioni delle diverse “rinascite”del giusnaturalismo, con particolare attenzione alla rinascita avvenuta all’indomani della Seconda Guerra mondiale. Il testo mette in evidenza le criticità, sul piano teorico non meno che sul piano pratico-politico, che fanno ritenere non più percorribile la strada del diritto naturale. In particolare, sono posti in evidenza gli argomenti a sostegno della separazione tra diritto e morale, sia sul piano della definizione del diritto, sia sul piano della definizione del metodo giuridico. La prospettiva privilegiata è quella di un positivismo giuridico rivisitato, che fa tutt’uno con l’opzione e l’impegno per un diritto positivo non sopraffatto dalla scelta, in relazione alle materie più sensibili, di un’unica morale sostanziale di riferimento. Il saggio si conclude con il riferimento al dibattito sulla famiglia e sulle questioni bioetiche come nuovi emblematici contesti nei quali si va riproponendo oggi la contrapposizione tra seguaci e critici del diritto naturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.