La buona governance promuove il valore delle aziende, contribuendo all’efficienza economica e alla crescita del capitale. Nelle banche, la qualità dei sistemi di governo e controllo favorisce altresì la sana e prudente gestione e quindi la stabilità del sistema finanziario nel medio e lungo termine. Ed è proprio in questa direzione che legislatori e regolatori pongono da tempo un’enfasi crescente sul miglioramento della governance bancaria, lungo diverse direttrici: tutela delle minoranze azionarie; impegno e attivismo degli azionisti; dimensione, composizione e organizzazione del consiglio di amministrazione e delle funzioni di controllo interno; maggiore efficacia dei sistemi di gestione e monitoraggio dei rischi; compliance e orientamento agli stakeholder; sistemi di remunerazione e incentivazione del management; sistemi sanzionatori e relativi effetti reputazionali. Il volume, articolato in tre sezioni – Regolamentazione, Governance, Cultura –, si focalizza sulla relazione tra banche e Autorità di vigilanza, ripercorrendo il cammino delle norme verso modelli macro e microprudenziali orientati a disciplinare l’organizzazione e i comportamenti degli intermediari; sull’analisi delle modalità di misurazione dell’efficacia della governance e del funzionamento dei consigli di amministrazione; sulla evoluzione degli approcci e dei paradigmi culturali nel settore bancario e del loro impatto sulle performance. Una riflessione a più voci, in cui gli autori affrontano tutti i temi delineati, in una costante e assidua ricerca delle relazioni più significative e degli indirizzi più efficaci per una corretta e sana gestione dell’attività bancaria. Ne emergono la necessità e l’opportunità di affermare e incrementare una cultura aziendale ben governata e orientata a dare valore ai profili di controllo e presidio dei rischi e che indichi a controllori e controllati la “via maestra” verso il rinnovamento di obiettivi, strategie, strutture, stili manageriali e protocolli di comportamento organizzativo e individuale.
Carretta, A., Cucinelli, D., Farina, V., Schwizer, P. (2015). Il cambiamento nel Central Banking: riorganizzarsi per controllare meglio. In A. Carretta, P. Schwizer (a cura di), Governance 2.0 : stili di vigilanza, buona governante e cultura dei rischi per la finanza di domani (pp. 45-62). Bancaria Editrice.
Il cambiamento nel Central Banking: riorganizzarsi per controllare meglio
CUCINELLI, DORIANAPrimo
;
2015
Abstract
La buona governance promuove il valore delle aziende, contribuendo all’efficienza economica e alla crescita del capitale. Nelle banche, la qualità dei sistemi di governo e controllo favorisce altresì la sana e prudente gestione e quindi la stabilità del sistema finanziario nel medio e lungo termine. Ed è proprio in questa direzione che legislatori e regolatori pongono da tempo un’enfasi crescente sul miglioramento della governance bancaria, lungo diverse direttrici: tutela delle minoranze azionarie; impegno e attivismo degli azionisti; dimensione, composizione e organizzazione del consiglio di amministrazione e delle funzioni di controllo interno; maggiore efficacia dei sistemi di gestione e monitoraggio dei rischi; compliance e orientamento agli stakeholder; sistemi di remunerazione e incentivazione del management; sistemi sanzionatori e relativi effetti reputazionali. Il volume, articolato in tre sezioni – Regolamentazione, Governance, Cultura –, si focalizza sulla relazione tra banche e Autorità di vigilanza, ripercorrendo il cammino delle norme verso modelli macro e microprudenziali orientati a disciplinare l’organizzazione e i comportamenti degli intermediari; sull’analisi delle modalità di misurazione dell’efficacia della governance e del funzionamento dei consigli di amministrazione; sulla evoluzione degli approcci e dei paradigmi culturali nel settore bancario e del loro impatto sulle performance. Una riflessione a più voci, in cui gli autori affrontano tutti i temi delineati, in una costante e assidua ricerca delle relazioni più significative e degli indirizzi più efficaci per una corretta e sana gestione dell’attività bancaria. Ne emergono la necessità e l’opportunità di affermare e incrementare una cultura aziendale ben governata e orientata a dare valore ai profili di controllo e presidio dei rischi e che indichi a controllori e controllati la “via maestra” verso il rinnovamento di obiettivi, strategie, strutture, stili manageriali e protocolli di comportamento organizzativo e individuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.