L’A. analizza di il d.lgs. n. 81/2008 di attuazione delle delega di cui all’art. 1, comma 1, della l. 3 agosto 2007, n. 123. Si tratta del coordinamento, della riorganizzazione, nonché, in molti casi, anche della modifica e implementazione (con il recepimento della direttiva 2006/25/CE del 5 aprile 2006) della legislazione posta, nell’arco di sessant’anni, a presidio della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Il testo normativo si presenta di particolare complessità, essendo costituito da 306 articoli raccolti in 13 Titoli e 51 Allegati. Non si tratta, tuttavia, rileva l’A., di quella “rivoluzione copernicana” della legislazione antinfortunistica che caratterizzò l’emanazione del d.lgs. n. 626/1994, bensì, più semplicemente, di una evoluzione normativa, in larga parte vincolata dalle direttive comunitarie, attuata nel solco profondo segnato dai decreti degli anni Novanta e più recentemente dalla l. n. 123/2007. Ciò nondimeno, il d.lgs. n. 81/2008 contiene, soprattutto nel Titolo I (dedicato ai principi comuni e ai precetti sistematici, per quanto all’interno di un consolidatoschema normativo), alcune importanti novità, capaci di produrre un forte impatto nella organizzazione dei processi produttivi e del lavoro ad essi necessario, modificando in modo assai significativo il complessivo adempimento dell’obbligo di sicurezza. A fronte di un impianto normativo ampio e dettagliato, soprattutto in relazione al Titolo I, di centrale importanza risulta la dimensione quali-quantitativa e, quindi, l’afflittività, del sistema sanzionatorio. Tale sistema,che si era già arricchito, rileva in conclusione l’A., in virtù (o per vizio) dell’art. 9 della l. n. 123/2007, della responsabilità amministrativo-penale della persona giuridica di cui al d.lgs. 231/2001 per i delitti di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, consumati a seguito di violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro, è stato ulteriormente inasprito, seppure in misura inferiore a quanto avrebbe consentito la legge delega. The author examines Legislative Decree no. 81/2008, implementing the delegation of powers in Article 1 (1), Act no. 123, 3 August 2007. This Decree is intended to coordinate, reorganise, and in many cases to modify and implement (with the transposition of Directive 2006/23/EC, 5 April 2006) the legislation enacted over a period of 60 years for the protection of health and safety at work. The legislation is particularly complex, consisting of 306 articles divided into 13 Titles and 51 Annexes. However, in the view of the author, unlike Legislative Decree no. 626/1994, this Act cannot be considered to be a Copernican revolution in health and safety provisions, but largely an evolution of legal norms largely laid down by EU directives, following the path outlined by the decrees of the 1990s and more recently Act no. 123/2007. However, Legislative Decree no. 81/2008, especially Title 1 (dedicated to shared principles and systematic obligations, albeit within a consolidated legal system), introduces certain innovations, capable of producing a strong impact on the organisation of productive processes and work, leading tosignificant changes in compliance with health and safety provisions. In the context of wide-ranging and detailed legislative provisions, especially in Title 1, a key role is played in qualitative and quantitative terms by the sanctions laid down. In the view of the author, this system of sanctions, already extended as a result of the application of Article 9, Act no. 123/2007, relating to the administrative and criminal liability of the legal person pursuant to Legislative Decree no. 231/2001, making provision for the offence of culpable homicide and actual or grievous bodily harm resulting from a violation of health and safety at work regulations, has become much more onerous, albeit not to the extent that would have been possible under the delegation of powers.
Bacchini, F. (2008). Il d.lgs. 81/2008, altrimenti detto “Testo Unico” sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: sguardo d’insieme e prime riflessioni. DIRITTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI, 2.
Il d.lgs. 81/2008, altrimenti detto “Testo Unico” sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: sguardo d’insieme e prime riflessioni
BACCHINI, FRANCESCO
2008
Abstract
L’A. analizza di il d.lgs. n. 81/2008 di attuazione delle delega di cui all’art. 1, comma 1, della l. 3 agosto 2007, n. 123. Si tratta del coordinamento, della riorganizzazione, nonché, in molti casi, anche della modifica e implementazione (con il recepimento della direttiva 2006/25/CE del 5 aprile 2006) della legislazione posta, nell’arco di sessant’anni, a presidio della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Il testo normativo si presenta di particolare complessità, essendo costituito da 306 articoli raccolti in 13 Titoli e 51 Allegati. Non si tratta, tuttavia, rileva l’A., di quella “rivoluzione copernicana” della legislazione antinfortunistica che caratterizzò l’emanazione del d.lgs. n. 626/1994, bensì, più semplicemente, di una evoluzione normativa, in larga parte vincolata dalle direttive comunitarie, attuata nel solco profondo segnato dai decreti degli anni Novanta e più recentemente dalla l. n. 123/2007. Ciò nondimeno, il d.lgs. n. 81/2008 contiene, soprattutto nel Titolo I (dedicato ai principi comuni e ai precetti sistematici, per quanto all’interno di un consolidatoschema normativo), alcune importanti novità, capaci di produrre un forte impatto nella organizzazione dei processi produttivi e del lavoro ad essi necessario, modificando in modo assai significativo il complessivo adempimento dell’obbligo di sicurezza. A fronte di un impianto normativo ampio e dettagliato, soprattutto in relazione al Titolo I, di centrale importanza risulta la dimensione quali-quantitativa e, quindi, l’afflittività, del sistema sanzionatorio. Tale sistema,che si era già arricchito, rileva in conclusione l’A., in virtù (o per vizio) dell’art. 9 della l. n. 123/2007, della responsabilità amministrativo-penale della persona giuridica di cui al d.lgs. 231/2001 per i delitti di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, consumati a seguito di violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro, è stato ulteriormente inasprito, seppure in misura inferiore a quanto avrebbe consentito la legge delega. The author examines Legislative Decree no. 81/2008, implementing the delegation of powers in Article 1 (1), Act no. 123, 3 August 2007. This Decree is intended to coordinate, reorganise, and in many cases to modify and implement (with the transposition of Directive 2006/23/EC, 5 April 2006) the legislation enacted over a period of 60 years for the protection of health and safety at work. The legislation is particularly complex, consisting of 306 articles divided into 13 Titles and 51 Annexes. However, in the view of the author, unlike Legislative Decree no. 626/1994, this Act cannot be considered to be a Copernican revolution in health and safety provisions, but largely an evolution of legal norms largely laid down by EU directives, following the path outlined by the decrees of the 1990s and more recently Act no. 123/2007. However, Legislative Decree no. 81/2008, especially Title 1 (dedicated to shared principles and systematic obligations, albeit within a consolidated legal system), introduces certain innovations, capable of producing a strong impact on the organisation of productive processes and work, leading tosignificant changes in compliance with health and safety provisions. In the context of wide-ranging and detailed legislative provisions, especially in Title 1, a key role is played in qualitative and quantitative terms by the sanctions laid down. In the view of the author, this system of sanctions, already extended as a result of the application of Article 9, Act no. 123/2007, relating to the administrative and criminal liability of the legal person pursuant to Legislative Decree no. 231/2001, making provision for the offence of culpable homicide and actual or grievous bodily harm resulting from a violation of health and safety at work regulations, has become much more onerous, albeit not to the extent that would have been possible under the delegation of powers.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.