Che tipo di oggetto narrativo è un resoconto etnografico? Quali sono le sue caratteristiche linguistiche ed epistemologiche? Che ideologia esprime? Quale sapere trasmette? Che rapporto c’è tra il pensiero antropologico, globale, il pensiero indigeno, locale, e il modo in cui vengono costruite le rappresentazioni etnografiche, in gran parte mediante la scrittura? Il lavoro dell’etnografo, secondo una visione canonica, prevede tre fasi: la raccolta dei dati sul campo, la loro elaborazione teorica, la scrittura. Per molto tempo l’aspetto più propriamente relativo alla scrittura è stato escluso dalla considerazione critica della prassi etnografica, in base a una presunta neutralità del medium rispetto all’oggetto rappresentato. La scrittura, tuttavia, non è uno strumento neutro, ma profondamente impregnato di significati ideologici, epistemologici, politici, oltre che culturali. Con al centro l’ipotesi che il lavoro di scrittura di un etnografo implichi una particolare visione del mondo e della conoscenza che si può produrre su di esso e sulle persone che lo abitano, questo libro si interroga sulle relazioni fra strutturazione conoscitiva, quindi produzione di sapere, formulazione linguistica, quindi produzione di testo, e realtà esterna, quindi riferimento al contesto empirico dell’etnografia.
Matera, V. (2015). La scrittura etnografica. Esperienza e rappresentazione nella produzione di conoscenze antropologiche. milano : elèuthera.
La scrittura etnografica. Esperienza e rappresentazione nella produzione di conoscenze antropologiche
MATERA, VINCENZO
2015
Abstract
Che tipo di oggetto narrativo è un resoconto etnografico? Quali sono le sue caratteristiche linguistiche ed epistemologiche? Che ideologia esprime? Quale sapere trasmette? Che rapporto c’è tra il pensiero antropologico, globale, il pensiero indigeno, locale, e il modo in cui vengono costruite le rappresentazioni etnografiche, in gran parte mediante la scrittura? Il lavoro dell’etnografo, secondo una visione canonica, prevede tre fasi: la raccolta dei dati sul campo, la loro elaborazione teorica, la scrittura. Per molto tempo l’aspetto più propriamente relativo alla scrittura è stato escluso dalla considerazione critica della prassi etnografica, in base a una presunta neutralità del medium rispetto all’oggetto rappresentato. La scrittura, tuttavia, non è uno strumento neutro, ma profondamente impregnato di significati ideologici, epistemologici, politici, oltre che culturali. Con al centro l’ipotesi che il lavoro di scrittura di un etnografo implichi una particolare visione del mondo e della conoscenza che si può produrre su di esso e sulle persone che lo abitano, questo libro si interroga sulle relazioni fra strutturazione conoscitiva, quindi produzione di sapere, formulazione linguistica, quindi produzione di testo, e realtà esterna, quindi riferimento al contesto empirico dell’etnografia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.