Lo studio prende in esame i punti fondamentali dei principi di economia aziendale e ricerca un'integrazione e un adattamento alle aziende biotecnologiche utilizzando i casi concreti di due aziende: una red biotech, quale la Sorin Group e una con attività puramente di ricerca, quale la Fondazione IRCCS Istituto farmacologico Mario Negri. Le aziende biotecnologiche rappresentano una delle punte più avanzate della progettazione, produzione e ricerca nell'ambito delle life science; giustamente gli studi si sono prevalentemente concentrati sugli aspetti biologici (red, green, white economy) e sullo sviluppo delle tecnologie. Poco rilievo è stato dato alle modalità di gestione di aziende aventi una particolare complessità in quanto devono contemporaneamente pervenire ad un equilibrio biologico, tecnologico ed infine economico. Alla data dello studio, le aziende biotecnologiche evidenziate dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) possono essere raggruppate in aziende in relazione alla dimensione in relazione al parametro dei dipendenti (con oltre 10.000 dipendenti, oltre 1.000 dipendenti, da 100 a 1.000 dipendenti oppure da 10 a 100 dipendenti). Un ulteriore raggruppamento si può individuare nelle imprese biotecnologiche iscritte all'Assobiotec: sono circa 130 aziende molte delle quali già individuate nell'ambito della ricerca dell'ISS. Un altro elenco di aziende biotecnologiche è individuabile nell'ambito di Assobiomedica. In sintesi si possono individuare qualche migliaio di aziende con dimensioni variabili da micro-aziende (fino a 10 dipendenti) a macro-aziende con oltre 10.000 dipendenti. Può essere opportuno ricordare che una distinzione può essere ulteriormente fatta tra le Pure-biotech e le Multicore biotech. In un continuo fluire di principi e di applicazioni il lavoro si chiude con una delle maggiori operazioni non solo italiane ma addirittura mondiali che prevede una fusione fra Sorin Spa e Cyberonics, con il 54% di azionisti Cyberonics e il 46% di azionisti Sorin, a conferma della validità non solo biotecnologica, ma anche gestionale dell'azienda italiana.
Saita, M., Saracino, P., Kainich, M. (2015). Economia delle aziende biotecnologiche. Milano : FrancoAngeli.
Economia delle aziende biotecnologiche
SAITA, MASSIMOPrimo
;SARACINO, PAOLA;
2015
Abstract
Lo studio prende in esame i punti fondamentali dei principi di economia aziendale e ricerca un'integrazione e un adattamento alle aziende biotecnologiche utilizzando i casi concreti di due aziende: una red biotech, quale la Sorin Group e una con attività puramente di ricerca, quale la Fondazione IRCCS Istituto farmacologico Mario Negri. Le aziende biotecnologiche rappresentano una delle punte più avanzate della progettazione, produzione e ricerca nell'ambito delle life science; giustamente gli studi si sono prevalentemente concentrati sugli aspetti biologici (red, green, white economy) e sullo sviluppo delle tecnologie. Poco rilievo è stato dato alle modalità di gestione di aziende aventi una particolare complessità in quanto devono contemporaneamente pervenire ad un equilibrio biologico, tecnologico ed infine economico. Alla data dello studio, le aziende biotecnologiche evidenziate dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) possono essere raggruppate in aziende in relazione alla dimensione in relazione al parametro dei dipendenti (con oltre 10.000 dipendenti, oltre 1.000 dipendenti, da 100 a 1.000 dipendenti oppure da 10 a 100 dipendenti). Un ulteriore raggruppamento si può individuare nelle imprese biotecnologiche iscritte all'Assobiotec: sono circa 130 aziende molte delle quali già individuate nell'ambito della ricerca dell'ISS. Un altro elenco di aziende biotecnologiche è individuabile nell'ambito di Assobiomedica. In sintesi si possono individuare qualche migliaio di aziende con dimensioni variabili da micro-aziende (fino a 10 dipendenti) a macro-aziende con oltre 10.000 dipendenti. Può essere opportuno ricordare che una distinzione può essere ulteriormente fatta tra le Pure-biotech e le Multicore biotech. In un continuo fluire di principi e di applicazioni il lavoro si chiude con una delle maggiori operazioni non solo italiane ma addirittura mondiali che prevede una fusione fra Sorin Spa e Cyberonics, con il 54% di azionisti Cyberonics e il 46% di azionisti Sorin, a conferma della validità non solo biotecnologica, ma anche gestionale dell'azienda italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.