Un fiorente filone di studi che indaga la comprensione sociale dei bambini ha sperimentato la bontà di programmi d’intervento per promuoverne lo sviluppo. Tra questi, alcuni si sono focalizzati sulla teoria della mente nei suoi aspetti epistemici, mentre altri hanno riguardato la comprensione della ‘mente emotiva’ (Harris, 2008) e il suo potenziamento (Domitrovich, et al. 2007; Grazzani, Ornaghi, 2011; Lohmann, Tomasello, 2003; Ornaghi et al., 2015). Sulla scorta di quanto emerso dagli studi che hanno evidenziato il ruolo della conversazione sulle emozioni tra genitore e bambino come predittore di comprensione sociale ed emotiva del piccolo (ad es., Dunn, et al.1991; Garner, et al. 2008), obiettivo del lavoro è stato indagare gli effetti di un training conversazionale di gruppo, condotto al nido, sullo sviluppo della comprensione delle emozioni. Si è ipotizzato un effetto del training sulle capacità di riconoscimento ed etichettamento delle emozioni, e di comprensione delle cause, aspetti rilevanti per lo sviluppo della teoria della mente emotiva. La ricerca, con un gruppo sperimentale e uno di controllo, si è svolta in tre fasi: pre-test, intervento, post-test. Partecipanti. 105 bambini frequentanti 7 nidi milanesi (65 F), fra i 2 e i 3 anni (m=29.8 mesi, ds=3.8 mesi), di cui 49 assegnati alla condizione sperimentale (lettura di storie a contenuto emotivo, e successiva conversazione in piccolo gruppo) e 56 a quella di controllo (lettura delle stesse storie e gioco). Strumenti e intervento. Prima e dopo l’intervento sono state valutate la competenza linguistica (PVB, Caselli et al., 2007), la comprensione della relazione fra desiderio ed emozione (Desire-Emotion Task, Wellman, Wooly, 1990) e la capacità di comprensione di vari aspetti delle emozioni (Puppet Interview, versione italiana di Camodeca, Coppola, 2010). Tutti i bambini, partecipando in gruppi di 4-6 alla volta, hanno ascoltato almeno tre volte la settimana, per due mesi, la lettura di storie effettuata da educatrici opportunamente formate. Dopo l’ascolto, il gruppo sperimentale ha preso parte alla conversazione sull’espressione, comprensione e regolazione delle emozioni (Denham, 1998), mentre il controllo si è dedicato al gioco libero. Risultati. L’analisi multivariata della varianza per misure ripetute ha evidenziato un’interazione significativa fra i fattori Tempo (pre-post) e Gruppo (sperimentale-controllo), F(3,98)=6.67, p<.001, ηp2=.37, anche controllando l’effetto del miglioramento linguistico, F(2,100)=6.07, p=.003, ηp2=.41. Il gruppo sperimentale ha mostrato incrementi maggiori rispetto al controllo nella comprensione del legame desiderio-emozione, F(1,103)=4.81, p=.03, ηp2 =.07, e nel punteggio complessivo di comprensione emotiva, F(1,103)=23.06, p< .00001, ηp2 =.20. Conclusioni. La conversazione sulle emozioni a partire dalla lettura di storie può essere, anche con i piccoli, un’attività efficace per favorirne lo sviluppo della teoria della mente emotiva al nido.
Grazzani, I., Ornaghi, V., Agliati, A., Brazzelli, E., Lucarelli, M. (2015). Lo sviluppo della teoria della mente emotiva al nido: una proposta di intervento conversazionale. In XXVIII Congresso Nazionale AIP - Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione (pp.110-111).
Lo sviluppo della teoria della mente emotiva al nido: una proposta di intervento conversazionale
GRAZZANI, ILARIA;ORNAGHI, VERONICA MARIA;AGLIATI, ALESSIA;BRAZZELLI, ELISA;
2015
Abstract
Un fiorente filone di studi che indaga la comprensione sociale dei bambini ha sperimentato la bontà di programmi d’intervento per promuoverne lo sviluppo. Tra questi, alcuni si sono focalizzati sulla teoria della mente nei suoi aspetti epistemici, mentre altri hanno riguardato la comprensione della ‘mente emotiva’ (Harris, 2008) e il suo potenziamento (Domitrovich, et al. 2007; Grazzani, Ornaghi, 2011; Lohmann, Tomasello, 2003; Ornaghi et al., 2015). Sulla scorta di quanto emerso dagli studi che hanno evidenziato il ruolo della conversazione sulle emozioni tra genitore e bambino come predittore di comprensione sociale ed emotiva del piccolo (ad es., Dunn, et al.1991; Garner, et al. 2008), obiettivo del lavoro è stato indagare gli effetti di un training conversazionale di gruppo, condotto al nido, sullo sviluppo della comprensione delle emozioni. Si è ipotizzato un effetto del training sulle capacità di riconoscimento ed etichettamento delle emozioni, e di comprensione delle cause, aspetti rilevanti per lo sviluppo della teoria della mente emotiva. La ricerca, con un gruppo sperimentale e uno di controllo, si è svolta in tre fasi: pre-test, intervento, post-test. Partecipanti. 105 bambini frequentanti 7 nidi milanesi (65 F), fra i 2 e i 3 anni (m=29.8 mesi, ds=3.8 mesi), di cui 49 assegnati alla condizione sperimentale (lettura di storie a contenuto emotivo, e successiva conversazione in piccolo gruppo) e 56 a quella di controllo (lettura delle stesse storie e gioco). Strumenti e intervento. Prima e dopo l’intervento sono state valutate la competenza linguistica (PVB, Caselli et al., 2007), la comprensione della relazione fra desiderio ed emozione (Desire-Emotion Task, Wellman, Wooly, 1990) e la capacità di comprensione di vari aspetti delle emozioni (Puppet Interview, versione italiana di Camodeca, Coppola, 2010). Tutti i bambini, partecipando in gruppi di 4-6 alla volta, hanno ascoltato almeno tre volte la settimana, per due mesi, la lettura di storie effettuata da educatrici opportunamente formate. Dopo l’ascolto, il gruppo sperimentale ha preso parte alla conversazione sull’espressione, comprensione e regolazione delle emozioni (Denham, 1998), mentre il controllo si è dedicato al gioco libero. Risultati. L’analisi multivariata della varianza per misure ripetute ha evidenziato un’interazione significativa fra i fattori Tempo (pre-post) e Gruppo (sperimentale-controllo), F(3,98)=6.67, p<.001, ηp2=.37, anche controllando l’effetto del miglioramento linguistico, F(2,100)=6.07, p=.003, ηp2=.41. Il gruppo sperimentale ha mostrato incrementi maggiori rispetto al controllo nella comprensione del legame desiderio-emozione, F(1,103)=4.81, p=.03, ηp2 =.07, e nel punteggio complessivo di comprensione emotiva, F(1,103)=23.06, p< .00001, ηp2 =.20. Conclusioni. La conversazione sulle emozioni a partire dalla lettura di storie può essere, anche con i piccoli, un’attività efficace per favorirne lo sviluppo della teoria della mente emotiva al nido.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.