Introduzione. Studi elettrofisiologici, emodinamici e neuropsicologici hanno mostrato l’esistenza di una dissociazione neuroanatomica e funzionale nella rappresentazione corticale di parole appartenenti a diverse categorie semantiche. Lo scopo del presente studio era quello di indagare se il dominio semantico delle parole potesse influenzare l’attività bioelettrica riflessa dall’andamento delle componenti ERP, indipendentemente da qualsiasi altro fattore. Metodo. Hanno preso parte allo studio 16 volontari. Gli stimoli erano 50 nomi di animali e 50 nomi di vegetali bilanciati per lunghezza, frequenza d’uso, familiarità e valore d’immagine (le ultime due misure sono state ottenute mediante la creazione di due questionari, somministrati a due gruppi indipendenti di 30 giudici, tramite una scala a 5 punti). Il compito era di decisione lessicale (parola/non-parola). L’EEG è stato registrato da 128 siti elettrodici alla frequenza di campionamento di 512 Hz. I potenziali evocati erano sincronizzati con l’onset dello stimolo. L’analisi del generatore intra-corticale è stata effettuata mediante LORETA (Low Resolution Electromagnetic Tomography). Risultati. Le risposte comportamentali alle parole che denotavano nomi di animali erano più accurate rispetto ai nomi di vegetali. Le due categorie erano discriminate a partire da 200 ms post-stimolo, come suggerito dalla maggior ampiezza della N2 in risposta ai nomi di vegetali rispetto ai nomi di animali sulle aree occipito-temporali dell’emisfero sinistro. Sono state osservate differenze ERP analoghe (risposte maggiori ai vegetali) nell’ampiezza della N400 centro-parietale e della P300 anteriore. La P300 posteriore era più ampia in risposta ai nomi di animali. Conclusioni. Nel complesso, e nonostante non ci fosse alcuna differenza inter-classe nella frequenza d’uso o familiarità delle parole, sembra che fosse più facile accedere alle proprietà lessicali dei nomi di animali, probabilmente a causa della loro rilevanza biologica.
Adorni, R., Zani, A., Proverbio, A. (2008). Effetti ERP precoci della categoria semantica nella lettura di parole. In Atti del XIV congresso annuale AIP - Sezione Sperimentale.
Effetti ERP precoci della categoria semantica nella lettura di parole
ADORNI, ROBERTA;PROVERBIO, ALICE MADO
2008
Abstract
Introduzione. Studi elettrofisiologici, emodinamici e neuropsicologici hanno mostrato l’esistenza di una dissociazione neuroanatomica e funzionale nella rappresentazione corticale di parole appartenenti a diverse categorie semantiche. Lo scopo del presente studio era quello di indagare se il dominio semantico delle parole potesse influenzare l’attività bioelettrica riflessa dall’andamento delle componenti ERP, indipendentemente da qualsiasi altro fattore. Metodo. Hanno preso parte allo studio 16 volontari. Gli stimoli erano 50 nomi di animali e 50 nomi di vegetali bilanciati per lunghezza, frequenza d’uso, familiarità e valore d’immagine (le ultime due misure sono state ottenute mediante la creazione di due questionari, somministrati a due gruppi indipendenti di 30 giudici, tramite una scala a 5 punti). Il compito era di decisione lessicale (parola/non-parola). L’EEG è stato registrato da 128 siti elettrodici alla frequenza di campionamento di 512 Hz. I potenziali evocati erano sincronizzati con l’onset dello stimolo. L’analisi del generatore intra-corticale è stata effettuata mediante LORETA (Low Resolution Electromagnetic Tomography). Risultati. Le risposte comportamentali alle parole che denotavano nomi di animali erano più accurate rispetto ai nomi di vegetali. Le due categorie erano discriminate a partire da 200 ms post-stimolo, come suggerito dalla maggior ampiezza della N2 in risposta ai nomi di vegetali rispetto ai nomi di animali sulle aree occipito-temporali dell’emisfero sinistro. Sono state osservate differenze ERP analoghe (risposte maggiori ai vegetali) nell’ampiezza della N400 centro-parietale e della P300 anteriore. La P300 posteriore era più ampia in risposta ai nomi di animali. Conclusioni. Nel complesso, e nonostante non ci fosse alcuna differenza inter-classe nella frequenza d’uso o familiarità delle parole, sembra che fosse più facile accedere alle proprietà lessicali dei nomi di animali, probabilmente a causa della loro rilevanza biologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.