A fronte dei numerosi studi sulla relazione tra benessere infantile ed Early Reading Promotion (Weitzman, et al., 2004; Schoon, et al., 2010), questa ricerca indaga invece l’esperienza dei padri che leggono ai propri figli e figlie (di età tra i 3 e i 6 anni) con l'intento di comprendere quali siano le risonanze formative ed emotive che le pratiche di lettura ad alta voce generano nei padri coinvolti. Utilizzando la Mixed Methods Research (Creswell & Plano-Clark, 2011), si sono previste tre linee di indagine parallele che, integrate nella fase finale del lavoro, affrontino il tema da diverse prospettive per non ridurne la complessità. Pertanto l’indagine quantitativa, attraverso l’analisi di circa 450 questionari, ha fornito una descrizione del ruolo paterno nelle abitudini di lettura in famiglia; l’indagine qualitativa, invece, tramite interviste semistrutturate analizzate secondo le linee della Clinica della Formazione (Massa, 1992), ha permesso di comprendere come le pratiche di lettura ad alta voce possano costituire un dispositivo formativo anche per i padri coinvolti; ed infine si sta svolgendo un'indagine nelle pagine degli albi illustrati, (pubblicati in Italia da quattro editori, dal 1999 ad oggi), per cercare la presenza,o l’assenza, della figura del padre lettore nelle storie e nelle immagini, con l’obiettivo di riflettere sulla rappresentazione nell’immaginario letterario del legame tra padre e lettura, in relazione anche ai dati emersi dalle due azioni di ricerca precedenti. L’intento di questa ricerca è di evidenziare, al di là dei benefici diretti per i bambini, la complessità relazionale e formativa della lettura condivisa.
Scotti, M. (2014). La dimensione paterna nella promozione alla lettura. Intervento presentato a: La psicologia positiva e la sfida della complessità, Firenze.
La dimensione paterna nella promozione alla lettura
SCOTTI, MARIAELENA
2014
Abstract
A fronte dei numerosi studi sulla relazione tra benessere infantile ed Early Reading Promotion (Weitzman, et al., 2004; Schoon, et al., 2010), questa ricerca indaga invece l’esperienza dei padri che leggono ai propri figli e figlie (di età tra i 3 e i 6 anni) con l'intento di comprendere quali siano le risonanze formative ed emotive che le pratiche di lettura ad alta voce generano nei padri coinvolti. Utilizzando la Mixed Methods Research (Creswell & Plano-Clark, 2011), si sono previste tre linee di indagine parallele che, integrate nella fase finale del lavoro, affrontino il tema da diverse prospettive per non ridurne la complessità. Pertanto l’indagine quantitativa, attraverso l’analisi di circa 450 questionari, ha fornito una descrizione del ruolo paterno nelle abitudini di lettura in famiglia; l’indagine qualitativa, invece, tramite interviste semistrutturate analizzate secondo le linee della Clinica della Formazione (Massa, 1992), ha permesso di comprendere come le pratiche di lettura ad alta voce possano costituire un dispositivo formativo anche per i padri coinvolti; ed infine si sta svolgendo un'indagine nelle pagine degli albi illustrati, (pubblicati in Italia da quattro editori, dal 1999 ad oggi), per cercare la presenza,o l’assenza, della figura del padre lettore nelle storie e nelle immagini, con l’obiettivo di riflettere sulla rappresentazione nell’immaginario letterario del legame tra padre e lettura, in relazione anche ai dati emersi dalle due azioni di ricerca precedenti. L’intento di questa ricerca è di evidenziare, al di là dei benefici diretti per i bambini, la complessità relazionale e formativa della lettura condivisa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.