Che cos’è e a cosa serve il mobile learning? Il volume vuole rispondere a queste domande offrendo una panoramica completa ed approfondita sui presupposti teorici, sulle applicazione e sui problemi principali che devono essere affrontati realizzando attività di formazione con tecnologie mobili. Oggi la diffusione esponenziale di telefoni cellulari, computer portatili, piattaforme di navigazione con informazioni generali o turistiche e, più in generale, di sempre nuovi mobile devices permette la progettazione di nuovi modelli di formazione e comunicazione, everytime and everywhere. Da una parte l’esperienza educativa può prescindere tempo e dallo spazio: chi ha bisogno di apprendere non dovrà più raggiungere il luogo deputato all'apprendimento, ma sarà invece raggiunto nel posto in cui si trova, alla fermata dell'autobus, a casa o durante il tragitto in treno per recarsi al lavoro. Allo stesso tempo, è possibile realizzare esperienze di apprendimento immerse nell’ambiente reale cui fanno riferimento, in particolare per discipline quali la storia dell’arte, le scienze dell’ambiente e del territorio o la botanica. Che cosa e come si può imparare tramite il mobile learning? In che cosa differisce dalle forme di e-learning ormai sperimentate? Qual è il ruolo dell'entertainment in questa peculiare tipologia formativa? E quali sono i settori in cui la comunicazione a distanza di informazioni può rappresentare il fattore chiave, quello che fa la differenza? Le ricerche e le riflessioni degli autori indicano molteplici strade, tra le quali spicca – anche per il rilievo che ciò assume nel nostro Paese – il settore del turismo e dei beni culturali, contesti ideali per la formazione mirata alla mobilità.
Pieri, M., Diamantini, D. (2009). Il Mobile Learning. Milano : Guerini e Associati.
Il Mobile Learning
PIERI, MICHELLE;DIAMANTINI, DAVIDE
2009
Abstract
Che cos’è e a cosa serve il mobile learning? Il volume vuole rispondere a queste domande offrendo una panoramica completa ed approfondita sui presupposti teorici, sulle applicazione e sui problemi principali che devono essere affrontati realizzando attività di formazione con tecnologie mobili. Oggi la diffusione esponenziale di telefoni cellulari, computer portatili, piattaforme di navigazione con informazioni generali o turistiche e, più in generale, di sempre nuovi mobile devices permette la progettazione di nuovi modelli di formazione e comunicazione, everytime and everywhere. Da una parte l’esperienza educativa può prescindere tempo e dallo spazio: chi ha bisogno di apprendere non dovrà più raggiungere il luogo deputato all'apprendimento, ma sarà invece raggiunto nel posto in cui si trova, alla fermata dell'autobus, a casa o durante il tragitto in treno per recarsi al lavoro. Allo stesso tempo, è possibile realizzare esperienze di apprendimento immerse nell’ambiente reale cui fanno riferimento, in particolare per discipline quali la storia dell’arte, le scienze dell’ambiente e del territorio o la botanica. Che cosa e come si può imparare tramite il mobile learning? In che cosa differisce dalle forme di e-learning ormai sperimentate? Qual è il ruolo dell'entertainment in questa peculiare tipologia formativa? E quali sono i settori in cui la comunicazione a distanza di informazioni può rappresentare il fattore chiave, quello che fa la differenza? Le ricerche e le riflessioni degli autori indicano molteplici strade, tra le quali spicca – anche per il rilievo che ciò assume nel nostro Paese – il settore del turismo e dei beni culturali, contesti ideali per la formazione mirata alla mobilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.