La valutazione sito-specifica del rischio ecotossicologico è attualmente basata sulla sensibilità di un ristretto numero di specie a specifici fattori di stress. Le procedure generalmente usate non tengono conto della complessità ecologica degli ecosistemi. Questo lavoro propone un nuovo approccio quantitativo basato sul concetto di vulnerabilità degli ecosistemi, focalizzandosi su ecosistemi di tipo fluviale. La capacità di recupero (resilienza) e la suscettibilità a esposizioni nocive di intere comunità, così come l’alterabilità potenziale degli habitat, sono fattori fondamentali per valutare i reali effetti in ambiente procurati da fattori di stress. Vengono discussi i vantaggi e le difficoltà del metodo, mettendo in evidenza la necessità di una più approfondita informazione ecologica per migliorare il processo di valutazione sito-specifica del rischio ecotossicologico.
Ippolito, A., Sala, S., Vighi, M. (2010). La valutazione della vulnerabilità degli ecosistemi nella stima del rischio ecotossicologico. In Bottarin R, Schirpke U, Tappeiner, Analisi spazio-temporali: dinamiche e processi a confronto. Atti XIX Congresso S.It.E. "Dalle vette alpine alle profondità marine" (pp.145-153). Accademia Europea Bolzano.
La valutazione della vulnerabilità degli ecosistemi nella stima del rischio ecotossicologico
IPPOLITO, ALESSIO;SALA, SERENELLA;VIGHI, MARCO
2010
Abstract
La valutazione sito-specifica del rischio ecotossicologico è attualmente basata sulla sensibilità di un ristretto numero di specie a specifici fattori di stress. Le procedure generalmente usate non tengono conto della complessità ecologica degli ecosistemi. Questo lavoro propone un nuovo approccio quantitativo basato sul concetto di vulnerabilità degli ecosistemi, focalizzandosi su ecosistemi di tipo fluviale. La capacità di recupero (resilienza) e la suscettibilità a esposizioni nocive di intere comunità, così come l’alterabilità potenziale degli habitat, sono fattori fondamentali per valutare i reali effetti in ambiente procurati da fattori di stress. Vengono discussi i vantaggi e le difficoltà del metodo, mettendo in evidenza la necessità di una più approfondita informazione ecologica per migliorare il processo di valutazione sito-specifica del rischio ecotossicologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.