Tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, uno dei maggiori esponenti della scuola di Fabio Besta, Pietro D’Alvise (1860-1943) offre un contributo di non scarso rilievo alla crescita ed allo sviluppo dottrinale della scienza ragioneristica, ponendo per certi versi, le basi di una futura nascita dell’economia aziendale. La sua opera si articola essenzialmente su differenti tematiche fra le quali il contributo logismologico a supporto dell’introduzione dei conti a valore, lo studio e la contabilità di Stato, la concezione dell’avviamento e l’approfondimento di alcune tematiche, quali la valutazione, la redazione dei bilanci e la ragioneria professionale. L’obiettivo del paper è duplice: in primis si cercherà di delineare attraverso alcune delle suddette tematiche il profilo dello studioso, figura sui generis sia nel rapporto con il Maestro e con gli altri allievi, sia nella sua attività di critica contro la scuola cerboniana, contro quella zappiana e contro la concezione patrimonialistica sostenuta dal Masi. In secundis si cercherà di enucleare, all’interno della sua produzione letteraria i contributi maggiormente innovativi in grado di individuare i prodromi per la nascita dell’economia aziendale.
Doni, F., Verona, R. (2008). Il pensiero di Pietro D'Alvise versus la concezione zappiana dell'economia aziendale. In Dalla rilevazione contabile all'economia aziendale. Dottrina e prassi nell'amministrazione economica d'azienda (pp.1-27). Roma : RIREA.
Il pensiero di Pietro D'Alvise versus la concezione zappiana dell'economia aziendale
DONI, FEDERICA;
2008
Abstract
Tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, uno dei maggiori esponenti della scuola di Fabio Besta, Pietro D’Alvise (1860-1943) offre un contributo di non scarso rilievo alla crescita ed allo sviluppo dottrinale della scienza ragioneristica, ponendo per certi versi, le basi di una futura nascita dell’economia aziendale. La sua opera si articola essenzialmente su differenti tematiche fra le quali il contributo logismologico a supporto dell’introduzione dei conti a valore, lo studio e la contabilità di Stato, la concezione dell’avviamento e l’approfondimento di alcune tematiche, quali la valutazione, la redazione dei bilanci e la ragioneria professionale. L’obiettivo del paper è duplice: in primis si cercherà di delineare attraverso alcune delle suddette tematiche il profilo dello studioso, figura sui generis sia nel rapporto con il Maestro e con gli altri allievi, sia nella sua attività di critica contro la scuola cerboniana, contro quella zappiana e contro la concezione patrimonialistica sostenuta dal Masi. In secundis si cercherà di enucleare, all’interno della sua produzione letteraria i contributi maggiormente innovativi in grado di individuare i prodromi per la nascita dell’economia aziendale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.