Pensare in termini spaziali è proprio dell’attualità. Se la pedagogia moderna aveva posto attenzione allo spazio quale variabile fondamentale dell’intervento educativo professionale, oggi si tratta di pensare come sia lo spazio fisico che lo spazio virtuale siano condizione di possibilità dell’evento educativo. Agli occhi del pedagogista, infatti, entrambi appaiono il doppio della vita: già artificialità, già virtualità. Cambia davvero la scuola per il fatto che si popola di macchine? Che cosa è propriamente una “macchina per insegnare”? E che cosa significa che ogni tecnica è portatrice d’esperienza oltre che sua strumento di custodia, allargamento e perfettibilità?
Orsenigo, J., Selmo, L. (2013). Cambiamenti in atto dallo spazio fisico allo spazio virtuale. Riflessioni pedagogiche attorno al tema. In ATEE-SIREM Winter Conference Proceedings - Learning & Teaching with Media & Technology 7-9 March 2013, Genoa, Italy (pp.597-606). Brussels : Association for Teacher Education in Europe.
Cambiamenti in atto dallo spazio fisico allo spazio virtuale. Riflessioni pedagogiche attorno al tema
ORSENIGO, JOLEPrimo
;SELMO, LAURASecondo
2013
Abstract
Pensare in termini spaziali è proprio dell’attualità. Se la pedagogia moderna aveva posto attenzione allo spazio quale variabile fondamentale dell’intervento educativo professionale, oggi si tratta di pensare come sia lo spazio fisico che lo spazio virtuale siano condizione di possibilità dell’evento educativo. Agli occhi del pedagogista, infatti, entrambi appaiono il doppio della vita: già artificialità, già virtualità. Cambia davvero la scuola per il fatto che si popola di macchine? Che cosa è propriamente una “macchina per insegnare”? E che cosa significa che ogni tecnica è portatrice d’esperienza oltre che sua strumento di custodia, allargamento e perfettibilità?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.