L’articolo analizza i profili di legittimità costituzionale della circostanza aggravante, introdotta all’art. 61 n. 11 bis c.p., dalla l. 24 luglio 2008, n. 125, che dispone un aumento di pena per tutti i reati commessi dallo straniero che al momento del fatto si trovi illegittimamente sul territorio nazionale. Attraverso un’approfondita analisi della giurisprudenza della Corte costituzionale sulle discriminazioni soggettive, l’Autore perviene alla conclusione che la nuova aggravante è incompatibile con il principio di uguaglianza (art. 3 Cost.). Il generalizzato aumento di pena per i reati dello straniero irregolare risulta ingiustificato dal punto di vista della maggiore gravità del fatto commesso, dal momento che si basa su una prognosi legislativa di pericolosità sociale priva di base empirico-razionale.
Dodaro, G. (2008). Discriminazione dello straniero irregolare nell'aggravante comune della clandestinità. RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE(4), 1634-1654.
Discriminazione dello straniero irregolare nell'aggravante comune della clandestinità
DODARO, GIANDOMENICO
2008
Abstract
L’articolo analizza i profili di legittimità costituzionale della circostanza aggravante, introdotta all’art. 61 n. 11 bis c.p., dalla l. 24 luglio 2008, n. 125, che dispone un aumento di pena per tutti i reati commessi dallo straniero che al momento del fatto si trovi illegittimamente sul territorio nazionale. Attraverso un’approfondita analisi della giurisprudenza della Corte costituzionale sulle discriminazioni soggettive, l’Autore perviene alla conclusione che la nuova aggravante è incompatibile con il principio di uguaglianza (art. 3 Cost.). Il generalizzato aumento di pena per i reati dello straniero irregolare risulta ingiustificato dal punto di vista della maggiore gravità del fatto commesso, dal momento che si basa su una prognosi legislativa di pericolosità sociale priva di base empirico-razionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.