L’epoca attuale è quella dell’economia finzionale, quella in cui i simboli e le immagini sono diventate a tutti gli effetti una fonte diretta di valore economico e un elemento fondamentale dei processi di valorizzazione basati sull’immateriale. Partendo da questo scenario il lavoro analizza alcuni momenti chiave del’immaginario mediale contemporaneo attraverso figure esemplari tratte dal cinema o dalla letteratura: dalla figura del “Che” Guevara ai protagonisti di recenti opere narrative come Middlesex (Jeffrey Eugenides) o Glamorama (Brett Easton Ellis) o L’accademia dei sogni (William Gibson) fino a film come Matrix, indagando su una questione: che ne è del potere trasformativo che la tradizione moderna riconosceva alla nozione di “immaginario”? E che ne è dell’Estetica, disciplina filosofica nata nel Moderno con lo statuto di una riflessione critica sulla bellezza e il gusto? INDICE: Premessa; Introduzione. Verso un’economia finzionale; 1. “Che”. Simboli immaginari; 2. Calliope. Il simbolico dopo la modernità; 3. Morpheus. Il Barocco immaginario; 4. Victor. Il peso più grande; 5. Cayce. Gusto e lifestyle nella fiction economy; 6. Xiao-xiao. Giocare la merce; Appendice. Zizek e l'immaginario; Bibliografia; Filmografia a cura di Dario D’Incerti; Indice dei nomi
Carmagnola, R. (2006). Il consumo delle immagini: estetica e beni simbolici nella fiction economy. Milano : Mondadori.
Il consumo delle immagini: estetica e beni simbolici nella fiction economy
CARMAGNOLA, REMIGIO PIERO FULVIO
2006
Abstract
L’epoca attuale è quella dell’economia finzionale, quella in cui i simboli e le immagini sono diventate a tutti gli effetti una fonte diretta di valore economico e un elemento fondamentale dei processi di valorizzazione basati sull’immateriale. Partendo da questo scenario il lavoro analizza alcuni momenti chiave del’immaginario mediale contemporaneo attraverso figure esemplari tratte dal cinema o dalla letteratura: dalla figura del “Che” Guevara ai protagonisti di recenti opere narrative come Middlesex (Jeffrey Eugenides) o Glamorama (Brett Easton Ellis) o L’accademia dei sogni (William Gibson) fino a film come Matrix, indagando su una questione: che ne è del potere trasformativo che la tradizione moderna riconosceva alla nozione di “immaginario”? E che ne è dell’Estetica, disciplina filosofica nata nel Moderno con lo statuto di una riflessione critica sulla bellezza e il gusto? INDICE: Premessa; Introduzione. Verso un’economia finzionale; 1. “Che”. Simboli immaginari; 2. Calliope. Il simbolico dopo la modernità; 3. Morpheus. Il Barocco immaginario; 4. Victor. Il peso più grande; 5. Cayce. Gusto e lifestyle nella fiction economy; 6. Xiao-xiao. Giocare la merce; Appendice. Zizek e l'immaginario; Bibliografia; Filmografia a cura di Dario D’Incerti; Indice dei nomiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.