Nella costruzione delle Olimpiadi come campo discorsivo e come dispositivo (Deleuze 2007), i “giovani” storicamente giocano un ruolo chiave. In via preliminare, la ridondanza di questa relazione la si può cogliere dai siti delle istituzioni olimpiche, da casi specifici come quello di Milano Cortina 2026 attraverso il programma educativo Gen26 o la campagna di reclutamento volontari, oppure, scendendo più in profondità, analizzando i documenti ufficiali. Tuttavia, l’immaginario consolidato dei giovani all’interno dell’olimpismo – parte di una doxa olimpica che tende ad una connotazione euforica dell’evento (Lenskyj 2000, 2020) – è da considerarsi un elemento controverso, al centro di azioni collettive antiolimpiche, la cui decostruzione è possibile solamente attraverso un approccio ermeneutico profondo (Thompson 1981, 1987). Questo studio, che si inserisce all’interno di una più ampia ricerca dottorale in via di sviluppo, si propone di analizzare criticamente come la categoria di “giovane” venga costruita, negoziata e – potenzialmente – strumentalizzata all’interno del discorso olimpico contemporaneo, mediante un approccio metodologico che combina la Critical Discourse Analysis e la semiotica, sviluppato utilizzando come materiale empirico i documenti ufficiali dei prossimi Giochi Invernali e quelli prodotti dal Comitato Olimpico Internazionale volti a veicolare i valori dell’olimpismo nel mondo. Pertanto, dopo aver ricostruito le modalità con cui si costruisce l’immagine del “giovane” e le relative strategie di legittimazione e normalizzazione, l’obiettivo è dunque di problematizzare l’impatto che tali rappresentazioni dominanti – inserite all’interno di dispositivi epistemico-politici (Dei 2021; Tarizzo 2013) – generano in termini di produzioni di soggettività.
Smania, F. (2025). Giovani e Olimpiadi: decostruzione e critica dell’immaginario istituzionale. Intervento presentato a: Young People Shaping the Future: Crisis, Participation, and, Renewal in the Contemporary World - From 31 March to 1 April 2025, Turin, Italy.
Giovani e Olimpiadi: decostruzione e critica dell’immaginario istituzionale
Smania, F
2025
Abstract
Nella costruzione delle Olimpiadi come campo discorsivo e come dispositivo (Deleuze 2007), i “giovani” storicamente giocano un ruolo chiave. In via preliminare, la ridondanza di questa relazione la si può cogliere dai siti delle istituzioni olimpiche, da casi specifici come quello di Milano Cortina 2026 attraverso il programma educativo Gen26 o la campagna di reclutamento volontari, oppure, scendendo più in profondità, analizzando i documenti ufficiali. Tuttavia, l’immaginario consolidato dei giovani all’interno dell’olimpismo – parte di una doxa olimpica che tende ad una connotazione euforica dell’evento (Lenskyj 2000, 2020) – è da considerarsi un elemento controverso, al centro di azioni collettive antiolimpiche, la cui decostruzione è possibile solamente attraverso un approccio ermeneutico profondo (Thompson 1981, 1987). Questo studio, che si inserisce all’interno di una più ampia ricerca dottorale in via di sviluppo, si propone di analizzare criticamente come la categoria di “giovane” venga costruita, negoziata e – potenzialmente – strumentalizzata all’interno del discorso olimpico contemporaneo, mediante un approccio metodologico che combina la Critical Discourse Analysis e la semiotica, sviluppato utilizzando come materiale empirico i documenti ufficiali dei prossimi Giochi Invernali e quelli prodotti dal Comitato Olimpico Internazionale volti a veicolare i valori dell’olimpismo nel mondo. Pertanto, dopo aver ricostruito le modalità con cui si costruisce l’immagine del “giovane” e le relative strategie di legittimazione e normalizzazione, l’obiettivo è dunque di problematizzare l’impatto che tali rappresentazioni dominanti – inserite all’interno di dispositivi epistemico-politici (Dei 2021; Tarizzo 2013) – generano in termini di produzioni di soggettività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.