La teoria della maschilità egemone, elaborata da Raewyn Connell (1987), costituisce un punto di riferimento fondamentale per comprendere come determinate forme di maschilità dominino non solo il femminile, ma anche altre forme di maschilità marginalizzate. Tuttavia, per sovvertire realmente la matrice che produce – anche a livello educativo – queste dinamiche di potere e affrontare le limitazioni imposte dai costrutti binari del genere, è necessario assumere il punto di vista critico delle teorie queer (De Lauretis, 1999; Arfini, Lo Iacono, 2012;Bernini, 2017) al fine di queerizzare il concetto stesso di maschilità. Questo processo implica la decostruzione dell’ordine obbligatorio eterosessuale (Wittig, 1992/2019), inteso come modo di produzione, rapporto sociale e metro di giudizio (Zappino, 2019), che costituisce i sessi, i generi e gli orientamenti sessuali entro un modello binario (Burgio, 2012). All’interno di questo contesto teorico, la pedagogia queer (Burgio, 2019; Di Grigoli, 2023; Mayo, Rodriguez, 2019) si pone come strumento essenziale per riformulare le pratiche educative, non solo offrendo alternative pluralistiche del maschile, ma anche sfidando radicalmente il sistema sociale eterosessuale di sesso/genere/ orientamento sessuale. Nel presente contributo, si vuole, quindi, mettere in evidenza la centralità della formazione dellә professionistә dell’educazione e sviluppare una riflessione pedagogica che unisce la pedagogia queer con la Clinica della formazione (Massa, 1990, 1992). Questi approcci possono essere impiegati al fine di proporre pratiche di analisi clinica (Massa,1990) e queer dell’intreccio tra la storia di formazione personale e professionale e come strumento decostruttivo e sovversivo di auto-formazione volto alla sovversione del sistema eterosessuale che si riproduce – anche a livello latente – nelle pratiche e nei dispositivi educativi.
Colli Vignarelli, S. (2024). Queerizzare il maschile: la sovversione della Norma eterosessuale attraverso l’auto- formazione dellǝ professionistǝ. PEDAGOGIA DELLE DIFFERENZE, 53(2), 19-32.
Queerizzare il maschile: la sovversione della Norma eterosessuale attraverso l’auto- formazione dellǝ professionistǝ
Colli Vignarelli, S
2024
Abstract
La teoria della maschilità egemone, elaborata da Raewyn Connell (1987), costituisce un punto di riferimento fondamentale per comprendere come determinate forme di maschilità dominino non solo il femminile, ma anche altre forme di maschilità marginalizzate. Tuttavia, per sovvertire realmente la matrice che produce – anche a livello educativo – queste dinamiche di potere e affrontare le limitazioni imposte dai costrutti binari del genere, è necessario assumere il punto di vista critico delle teorie queer (De Lauretis, 1999; Arfini, Lo Iacono, 2012;Bernini, 2017) al fine di queerizzare il concetto stesso di maschilità. Questo processo implica la decostruzione dell’ordine obbligatorio eterosessuale (Wittig, 1992/2019), inteso come modo di produzione, rapporto sociale e metro di giudizio (Zappino, 2019), che costituisce i sessi, i generi e gli orientamenti sessuali entro un modello binario (Burgio, 2012). All’interno di questo contesto teorico, la pedagogia queer (Burgio, 2019; Di Grigoli, 2023; Mayo, Rodriguez, 2019) si pone come strumento essenziale per riformulare le pratiche educative, non solo offrendo alternative pluralistiche del maschile, ma anche sfidando radicalmente il sistema sociale eterosessuale di sesso/genere/ orientamento sessuale. Nel presente contributo, si vuole, quindi, mettere in evidenza la centralità della formazione dellә professionistә dell’educazione e sviluppare una riflessione pedagogica che unisce la pedagogia queer con la Clinica della formazione (Massa, 1990, 1992). Questi approcci possono essere impiegati al fine di proporre pratiche di analisi clinica (Massa,1990) e queer dell’intreccio tra la storia di formazione personale e professionale e come strumento decostruttivo e sovversivo di auto-formazione volto alla sovversione del sistema eterosessuale che si riproduce – anche a livello latente – nelle pratiche e nei dispositivi educativi.File | Dimensione | Formato | |
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