SUMMARY Children with epilepsy, especially those with drug-resistant focal epilepsy, appear to be particularly exposed to the risk of developing learning disabilities, such as dyslexia. However it is not always clear what type of neuropsychological profile is associated to the reading deficiency in this population and which clinical variables are involved in its etiology. In the following retrospective study we compared the performance in several cognitive domains of two groups of 13 children suffering from drug-resistant focal epilepsy, one with and one without reading disability, before and six months after surgery. Furthermore, in order to investigate which factors were involved in the etiology of dyslexia, we compared the two groups with respect to some clinical variables. The results showed a globally impaired cognitive profile among children with reading disability, as compared to that of children without reading disability, both before and after surgery. Even though both groups tended to maintain stability in almost every cognitive domain at six months after surgery, children without reading disabilities showed significant improvement in a few areas of cognition that were stable in children with dyslexia. Finally, with respect to clinical variables, our results showed that the presence of dyslexia was more likely associated with an earlier onset and longer duration of epilepsy and furthermore, it was more likely to occur in children suffering from epilepsy due to malformations of cortical development. These results suggest that reading disabilities in children with drug-resistant focal epilepsy are generally associated with a more severe clinical and cognitive profile.
INTRODUZIONE Numerosi studi in letteratura hanno evidenziato come i bambini affetti da epilessia e, in particolare, da epilessia focale farmaco-resistente (EFFR), risultino maggiormente esposti al rischio di sviluppare deficit cognitivi e disturbi specifici dell’apprendimento (1,2). L’incidenza dei disturbi di apprendimento nei bambini con diagnosi di epilessia è, infatti, più elevata rispetto alla popolazione generale (3,4). La relazione tra epilessia, cognizione e apprendimento va però considerata con cautela, poiché si tratta di un legame complesso e multifattoriale (5). Il deficit di lettura, in particolare, si presenta frequentemente nei pazienti con diagnosi di EFFR. Tuttavia, resta ancora da definire quali siano le variabili cliniche potenzialmente implicate nella sua eziologia e, soprattutto, non è ancora chiaro in quale quadro cognitivo il disturbo si inserisca, ovvero se esso rappresenti più frequentemente la conseguenza di un deficit cognitivo globale, oppure se dipenda da specifiche e circoscritte difficoltà cognitive sottostanti il processo di lettura, come si verifica nella dislessia evolutiva. In questo studio ci siamo proposti di valutare, attraverso un’analisi retrospettiva dei dati clinici, il profilo neuropsicologico pre-chirurgico di un gruppo di 13 bambini con EFFR e deficit di lettura, rispetto a quello di un gruppo di soggetti con EFFR senza deficit di lettura e di delineare l’evoluzione del quadro cognitivo dopo sei mesi dall’intervento chirurgico in entrambi i gruppi. Inoltre, al fine di indagare quali fattori fossero implicati nell’eziologia dei disturbi di lettura, abbiamo confrontato i due gruppi rispetto ad alcune variabili cliniche e demografiche di interesse quali: l’età d’esordio della malattia, la durata dell’epilessia, la localizzazione e lateralizzazione del focus epilettogeno, la natura della lesione sottostante l’epilessia, l’esito dell’intervento chirurgico e il genere. MATERIALI E METODI Sono stati inclusi nello studio 26 soggetti (15 maschi e 11 femmine) di età compresa tra i 7 e i 14 anni (media: 10,4 aa; d.s.: 2,1 aa) con diagnosi di EFFR di diversa origine e localizzazione valutati presso il Centro di Neuropsicologia Cognitiva dell’Ospedale Maggiore Niguarda Cà Granda di Milano. Tutti i soggetti considerati erano stati sottoposti ad un intervento chirurgico per la resezione dell’area epilettogena presso il Centro per la Chirurgia dell’Epilessia dello stesso ospedale. A tutti i pazienti era stata somministrata una batteria per la valutazione delle funzioni neuropsicologiche (linguaggio, memoria, attenzione; (6) prima e dopo l’intervento chirurgico. Inoltre, per ogni paziente sono state raccolte le informazioni relative alle variabili cliniche e demografiche di interesse. I dati sono stati analizzati confrontando i due gruppi sia in fase pre- sia in fase post- chirurgica e valutando all’interno dello stesso gruppo come la prestazione cognitiva si era modificata in seguito all’intervento. Infine, abbiamo valutato se alcune variabili cliniche, quali l’età d’esordio, la durata della malattia, l’eziologia dell’epilessia, la sede lesionale e il genere, fossero significativamente associate alla presenza o all’assenza di difficoltà di lettura in soggetti con EFFR. RISULTATI I confronti tra il profilo cognitivo dei gruppi con e senza deficit di lettura, ci hanno permesso di delineare due quadri ben distinti, caratterizzati da una performance globalmente inferiore nel gruppo di soggetti con dislessia, in entrambi i momenti di valutazione. I soggetti con epilessia e deficit di lettura presentavano, infatti, prestazioni significativamente inferiori rispetto ai bambini senza deficit, nella maggior parte dei domini cognitivi considerati, sia in fase pre- che post-chirurgica. Dai confronti tra le due fasi di valutazione è emersa una tendenza della performance a mantenersi stabile dopo l’intervento (6-12 mesi), in entrambi i gruppi, per quasi tutti i domini cognitivi considerati. Tuttavia abbiamo osservato la presenza di alcuni miglioramenti significativi in un numero limitato di aree cognitive, nei normolettori. Per quanto riguarda le variabili cliniche è emerso che la presenza di dislessia si associava ad una più lunga durata di malattia (p<0.025), ad un esordio prescolare (p<0.047) e ad un’eziologia più frequentemente legata a malformazioni dello sviluppo corticale (p<0.02), mentre il genere, la sede e il lato dell’area epilettogena e l’outcome clinico non hanno mostrato una significativa associazione con la presenza di difficoltà di lettura. DISCUSSIONE Alla luce dei risultati ottenuti è possibile ipotizzare che le difficoltà di lettura nei soggetti con EFFR non indichino la presenza di un disturbo specifico nell’apprendimento di tali abilità, come accade nella dislessia evolutiva, ma siano più frequentemente associate ad una più generale compromissione del profilo cognitivo. In particolare, i soggetti con difficoltà di lettura mostravano, rispetto ai soggetti che non avevano tali difficoltà, una peggiore prestazione in quasi tutte le prove neuropsicologiche somministrate, evidenziando la presenza di un quadro cognitivo maggiormente compromesso. Il compito di lettura sembrava essere, quindi, un indicatore della gravità del profilo cognitivo. Inoltre, il profilo clinico di questi pazienti risultava caratterizzato da una maggiore durata di malattia, un più frequente esordio in età prescolare e dalla presenza di malformazioni legate ad alterazioni dello sviluppo corticale, suggerendo che tali variabili rappresentino dei fattori di rischio per una più globale compromissione cognitiva, in linea con quanto già riportato in letteratura (3-4). . Infine, la presenza, nei soli normolettori, di alcuni miglioramenti significativi, anche se in un limitato numero di aree neuropsicologiche, suggerisce che lo sviluppo cognitivo post-chirurgico possa risultare più rapido in questi soggetti rispetto ai soggetti con disturbi di lettura nei quali, invece, anche a causa di una più severa compromissione clinica e cognitiva, l’evoluzione post-chirurgica risulterebbe più lenta. Concludendo, dal punto di vista clinico, questi dati evidenziano l’importanza di valutare, insieme alle funzioni cognitive e alle variabili cliniche, anche l’eventuale presenza di disturbi dell’apprendimento in soggetti con EFFR, soprattutto nei pazienti con un profilo cognitivo e clinico particolarmente a rischio. BIBLIOGRAFIA 1) Aldenkamp, A.P., Overweg-Plandsoen W.C. and Arends J., An open, nonrandomized clinical comparative study evaluating the effect of epilepsy on learning.: J Child Neurol, v. 14, p. 795-800, 1999. 2) Seidenberg, M., Beck N., Geisser M., Giordani B., Sackellares J.C. et al., Academic achievement of children with epilepsy.: Epilepsia, v. 27, p. 753-9, 1986. 3) Battistini, M. C., La Briola F., Menini S. and C. Lenti, Specific learning disorder in the primary epilepsies of childhood.: Minerva Pediatr, v. 62, p. 559-63, 2010. 4) Fastenau, P. S., Jianzhao Shen, Dunn D.W. and J. K. Austin, Academic underachievement among children with epilepsy: proportion exceeding psychometric criteria for learning disability and associated risk factors.: J Learn Disabil, v. 41, p. 195- 207, 2008. 5) Aldenkamp, A. P., Weber B., Overweg-Plandsoen w.C., Reijs R., and Van Mil S., Educational underachievement in children with epilepsy: a model to predict the effects of epilepsy on educational achievement.: J Child Neurol, v. 20, p. 175-80, 2005. 6)www.lice.it/LICE_ita/gruppi/neuropsicologia/attivita.html
Derada, I., Danelli, L., Scarpa, P., Francione, S., Lo Russo, G., Paulesu, E., et al. (2012). Il disturbo di lettura nei pazienti con epilessia farmaco-resistente (EFFR). In Bollettino Lega Italiana contro l’Epilessia.
Il disturbo di lettura nei pazienti con epilessia farmaco-resistente (EFFR)
DANELLI, LAURA;PAULESU, ERALDO;
2012
Abstract
SUMMARY Children with epilepsy, especially those with drug-resistant focal epilepsy, appear to be particularly exposed to the risk of developing learning disabilities, such as dyslexia. However it is not always clear what type of neuropsychological profile is associated to the reading deficiency in this population and which clinical variables are involved in its etiology. In the following retrospective study we compared the performance in several cognitive domains of two groups of 13 children suffering from drug-resistant focal epilepsy, one with and one without reading disability, before and six months after surgery. Furthermore, in order to investigate which factors were involved in the etiology of dyslexia, we compared the two groups with respect to some clinical variables. The results showed a globally impaired cognitive profile among children with reading disability, as compared to that of children without reading disability, both before and after surgery. Even though both groups tended to maintain stability in almost every cognitive domain at six months after surgery, children without reading disabilities showed significant improvement in a few areas of cognition that were stable in children with dyslexia. Finally, with respect to clinical variables, our results showed that the presence of dyslexia was more likely associated with an earlier onset and longer duration of epilepsy and furthermore, it was more likely to occur in children suffering from epilepsy due to malformations of cortical development. These results suggest that reading disabilities in children with drug-resistant focal epilepsy are generally associated with a more severe clinical and cognitive profile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.