I Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) appaiono come potenziali contesti di rinnovamento di approcci e pratiche nel settore della formazione degli adulti in risposta alle sfide del mondo contemporaneo sempre più multiculturale. In particolare, si ipotizza come i CPIA possano essere considerati scuole “di confine”, nel senso di terre di frontiera, dunque zone non tanto di separazione, quanto di incontro. Proprio a partire da questi confini/relazioni sembra possibile cogliere potenzialità trasformative sia nella prospettiva di migliorare l’inclusione degli studenti con background migratorio, sia in quella più generale di rivitalizzare l’educazione degli adulti. L’articolo rifletterà su questi aspetti a partire dagli spunti provenienti da una ricerca qualitativa basata su uno studio di caso in un CPIA dell’hinterland milanese che ha dato voce a docenti e studenti e studentesse(1) con background migratorio.
Mussi, A. (2024). Confini/relazioni all’interno dei CPIA. Prospettive trasformative per la formazione degli adulti in chiave interculturale. LLL, 22(45), 440-450 [10.19241/lll.v22i45.889].
Confini/relazioni all’interno dei CPIA. Prospettive trasformative per la formazione degli adulti in chiave interculturale
Mussi, A.
2024
Abstract
I Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) appaiono come potenziali contesti di rinnovamento di approcci e pratiche nel settore della formazione degli adulti in risposta alle sfide del mondo contemporaneo sempre più multiculturale. In particolare, si ipotizza come i CPIA possano essere considerati scuole “di confine”, nel senso di terre di frontiera, dunque zone non tanto di separazione, quanto di incontro. Proprio a partire da questi confini/relazioni sembra possibile cogliere potenzialità trasformative sia nella prospettiva di migliorare l’inclusione degli studenti con background migratorio, sia in quella più generale di rivitalizzare l’educazione degli adulti. L’articolo rifletterà su questi aspetti a partire dagli spunti provenienti da una ricerca qualitativa basata su uno studio di caso in un CPIA dell’hinterland milanese che ha dato voce a docenti e studenti e studentesse(1) con background migratorio.File | Dimensione | Formato | |
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