Approach to death in the Obstetric-Gynaecological Institute of Milan at the beginning of the 20th Century. Reflections on the doctor's care in accompanying human dying

This work aims to examine the approach to death in the Obstetric-Gynaecological Institute of Milan at the beginning of the 20th century, through an analysis of the medical records of women who died there during their hospitalisation. These documentary sources offer a picture of how death was experienced, assisted and accompanied during this time period. Doctors of the time were committed not only to treating the sick body, but also to offering emotional and empathic assistance to the suffering and dying person. Despite their limited tools and the scarcity of effective therapeutic treatments, these doctors, through their presence, sought to alleviate suffering and safeguard the dignity of the dying. The women who turned to the Obstetric-Gynaecological Institute of Milan for treatment were faced with complex pathologies that, often, required difficult surgical procedures. The post-operative course of these procedures was often characterized by severe complications, and those of an infectious nature proved to be the most complex to manage. The historical analysis of these medical records offers a lesson for contemporary medicine, highlighting the importance of keeping the focus on the person, even before treatment of the disease, because the care and accompaniment of the suffering and dying cannot be overlooked. Rediscovering the history of medicine and its roots allows us to restore the sense of humanity to care and to face illness and death with compassion and empathy, allowing the echo of the doctors who preceded us to resonate in our steps.

Il presente lavoro si propone di esaminare l’approccio alla morte nell’Istituto Ostetrico-Ginecologico di Milano all’inizio del XX° secolo, attraverso l’analisi delle cartelle cliniche delle donne ivi morte durante il loro ricovero. Queste fonti documentarie offrono un quadro di come la morte veniva vissuta, assistita e accompagnata in questo periodo. I medici dell’epoca erano impegnati non solo a curare il corpo malato ma anche ad offrire assistenza emotiva ed empatica alla persona sofferente e morente. Nonostante i loro limitati strumenti e la scarsità di trattamenti terapeutici efficaci, questi medici, attraverso la loro presenza, cercavano di alleviare la sofferenza e salvaguardare la dignità dei morenti. Le donne che si rivolgevano per essere curate all’Istituto Ostetrico-Ginecologico di Milano si trovavano ad affrontare patologie complesse che, spesso, richiedevano interventi chirurgici difficili. Il decorso postoperatorio di queste procedure era, spesso, caratterizzato da gravi complicanze, fra cui, quelle di natura infettiva si dimostravano le più complesse da gestire. L’analisi storica di queste cartelle cliniche offre una preziosa lezione per la medicina contemporanea, evidenziando l’importanza di mantenere l’attenzione sulla persona, prima ancora che sulla cura della malattia, perché la cura e l’accompagnamento del malato e del morente sono aspetti inscindibili. Riscoprire la storia della medicina e le sue radici, ci permette di restituire il senso di umanità alla cura e di affrontare la malattia e la morte con compassione ed empatia, lasciando risuonare nei nostri passi l’eco dei medici che ci hanno preceduto.